Dal Sole24Ore.
Ad ogni crisi d’impresa il suo esperto. Individuare il professionista con le competenze più appropriate a far fronte alla specifica situazione di difficoltà dell’azienda che ha chiesto di accedere alla composizione negoziata è un elemento fondamentale per il successo del percorso partito a metà novembre 2021 con l’obiettivo di favorire l’emersione anticipata delle crisi d’impresa e la loro risoluzione.
Da ottobre, le Camere di commercio metteranno a disposizione la scheda in cui ogni esperto potrà indicare le precedenti esperienze di ristrutturazione: chi effettua la nomina avrà così a disposizione un ventaglio di informazioni più ampio che gli consentirà di selezionare il professionista più adatto alla specifica situazione di crisi sotto esame. La compilazione della scheda non è comunque obbligatoria, né incide sull’iscrizione. Serve solo a una migliore profilazione del professionista.
Al 15 luglio scorso gli esperti iscritti nell’elenco tenuto dalle Camere di commercio erano 3.906, in leggera crescita (+12%) rispetto al 15 luglio 2022 (erano 2.498). Solo il 9% dei professionisti ha, però, ricevuto un incarico. Questo perché le istanze di accesso alla composizione negoziata sono ancora poche (882 al 15 luglio).
Negli ultimi mesi c’è stato però un cambio di passo nel ricorso al percorso volontario ed extragiudiziale introdotto dal Dl 118/2021 e poi inserito nel Codice della crisi, che punta ad aiutare le imprese in difficoltà in modo tempestivo e prima che diventino irrecuperabili. Le domande sono cresciute e soprattutto è aumentata la percentuale di quelle arrivate da aziende con chance di risanamento.