Si è svolto ieri presso il Ministero dell’Economia e Finanze un convegno di alto spessore per celebrare l’introduzione del nuovo codice etico e di indipendenza nella revisione legale. A fare gli onori di casa il Ragioniere Generale dello Stato Biagio Mazzotta che ha avuto modo di enfatizzare l’importanza di questo codice per la evoluzione della professione di revisore legale ormai essenziale nel sistema-paese, a garanzia di una ‘sanità economica’ imprescindibile in questo particolare momento storico che ci vede uscire da una pandemìa, subìre le conseguenze di una guerra in Europa e fronteggiare una ondata inflattiva.
Particolarmente apprezzato l’intervento del Presidente dell’INRL, Ciro Monetta che ha sottolineato come l’introduzione del nuovo codice etico e di indipendenza assicura una revisione legale ancor più rigorosa e decisiva per gli equilibri e gli assetti organizzativi di una qualsiasi piccola e media impresa. “Ho trovato difficoltà – ha poi osservato Monetta – a rintracciare la scalabilità. Ebbene, è poco attendibile perché c’è ora una responsabilità dalla quale ogni revisore legale non può certo esimersi dall’assumere nel svolgere correttamente il proprio operato. Il fatto poi che ci troviamo di fronte a piccole società che non sono strutturate, ci impone di accrescere l’attenzione nella nostra attività di revisione, per garantire a quella impresa un corretta gestione dei conti.”
Di sicuro interesse anche l’intervento di Carlo Comporti, Commissario Consob che si è soffermato sulle problematiche dell’etica e dell’indipendenza negli enti di interesse pubblico, apprezzando il margine temporale dei 6 mesi per l’ attuazione dei principi etici nell’ordinamento italiano, che risultano sufficienti per adeguare e preparare il terreno nell’attività di revisione anche in ambito pubblico “La normativa sulla revisione dei conti si è evoluta come doveva. Inoltre, i recenti scandali finanziari hanno attenzionato sull’etica soprattutto riguardo gli enti pubblici e soggetti di interesse pubblico, comprese le banche. Ora si esige un giudizio fondato sulla obiettività ed occorre promuovere una cultura interna agli enti pubblici ed al comparto privato assicurando anche presidi interni al management.” MentreGianmario Crescentino, presidente Assirevi, ha illustrato alcune riflessioni sul percorso della implementazione e rispetto delle norme che ormai è materia sulla quale ci sarà sempre da fare e lavorare per migliorarla, dal management ai collegi sindacali, al fine di tutelare l’indipendenza di chi svolge il ruolo di revisore: “Non dimentichiamoci che l’Italia vanta uno dei sistemi più rigorosi in materia di etica e indipendenza e le norme rigorose sono la spina dorsale su cui poggia tutto il sistema della revisione conti”. A seguire Maurizio Masini, consigliere CNDCEC ha ricordato che nel nuovo codice ci sono richiami al codice Iesba (International Ethics Standards Board), a dimostrazione dell’attenzione degli estensori del testo del codice per la regolamentazione internazionale. Nella seconda parte del convegno, moderata da Marcello Bessone, dirigente del Mef, si sono susseguite le testimonianze di chi, come il vice presidente Inrl Gaetano Roberto Carnessale, ha fattivamente partecipato alla Commissione presso il Mef: “Abbiamo contribuito a predisporre un codice etico e di indipendenza in linea con le esigenze del sistema-paese, con passaggi chiave che riguardano la trasparenza e la correttezza della informazione finanziaria, già richiamati nel codice dello Iesba. Poi c’è elemento soggettivo che gioca un ruolo fondamentale, oltre alle norme che vengono stabilite. Un soggetto professionale che deve seguire le procedure prestabiliti e i servizi di assurance previsti. Questo ampliamento del codice etico condiviso anche da altri professionisti che intervengono nella conduzione di una impresa, è un altro aspetto essenziale, accanto a quello attualissimo della sostenibilità aziendale, per il futuro del nostro sistema economico.”
Di grande interesse l’intervento dell’ospite interrnazionale, la Presidente dello Iesba, Gabriela Figueiredo Dias che si è complimentata con il Mef e con il mondo professionale italiano per aver introdotto questo nuovo codice etico che richiama in molti passaggi ciò che rappresenta lo spirito e le finalità del codice internazionale. “Il mio auspicio è che molto presto si giunga ad una completa armonizzazione delle attività di audit e delle regolamentazioni in tutti i paesi coinvolti nell’Unione Europea, per salutare concretamente l’adozione di un unico codice etico, in grado di assicurare un preciso punto di riferimento nell’attività di monitoraggio contabile sia in ambito pubblico che privato, per dare precise garanzie anche ai mercati finanziari.”