su italiaoggi l’incontro dei vertici Inrl con il ministro dell’economia e i punti-chiave del documento con istanze e proposte dei revisori consegnato a Giorgetti


Proficuo incontro del Presidente Inrl con il Ministro dell’Economìa che riconosce nella revisione legale una professione cruciale a tutela delle imprese

Piena sintonìa e atmosfera cordiale nell’incontro tenutosi pochi giorni fa al ministero dell’Economia e Finanze, tra il ministro Giancarlo Giorgietti e il Presidente dell’Inrl, Ciro Monetta. In particolare Giorgietti auspica che non ci siano contrapposizioni tra le professioni contabili, bensì una costruttiva cooperazione per garantire il rilancio delle imprese.  Da commercialista e revisore legale quale è, Giorgietti ha condiviso i punti-chiave del documento redatto dai vertici dell’Inrl confermando il pieno riconoscimento della revisione legale, quale professione cruciale per le imprese. Nel dettaglio, il documento consegnato al ministro ripercorre la storia recente dell’Inrl, associazione sindacale che ad oggi è l’unico ente accreditato presso il MEF in rappresentanza dei revisori legali italiani e fa parte della Commissione ISA istituita presso lo stesso MEF. Inoltre, l’Istituto è da sempre fortemente impegnato a monitorare l’evoluzione della revisione legale. In tale ottica risulta   di particolare rilevanza la proposta dell’istituto, esaminata con attenzione dal ministro, di ipotizzare un credito d’imposta per il prossimo triennio a copertura parziale (almeno il 50%) del compenso stabilito per l’organo di controllo contabile: un incentivo per accompagnare le PMI nell’assolvimento dell’obbligo di nomina del revisore legale, visto il difficile periodo trascorso con pandemìa, guerra e crisi energetica.

Nella prima parte il documento passa in rassegna i benefici della revisione legale: nell’economìa, perché è un’attività di monitoraggio che garantisce legalità e trasparenza dell’informativa economica e finanziaria in un maggior numero di PMI (un termometro per monitorare la salute delle aziende). Altrettanti benefici, seppur non percepibili nell’immediato, ne ricaverebbero le società revisionate, in termini di organizzazione interna di crescita e di immagine. Il fisco in quanto, a seguito della affermazione del principio di derivazione dell’imponibile fiscale dal bilancio civilistico, il giudizio professionale sul bilancio, espresso dal soggetto incaricato della revisione legale (soggetto terzo indipendente), assume una sempre maggiore importanza. Infatti, il giudizio professionale, dopo aver comprovato la veridicità dei costi iscritti in bilancio, la correttezza delle scritture contabili e l’adempimento degli obblighi fiscali, contribuisce sicuramente a migliorare la posizione del contribuente nei confronti della stessa Amministrazione finanziaria. Altri benefici nell’accesso al credito: la qualità dell’informazione contabile e organizzativa diventa essenziale per supportare progetti di sviluppo aziendali, ma anche per agevolare la concessione di finanziamenti e/o agevolazioni finanziarie.

L’intervento del revisore legale conferisce maggiore attendibilità ai dati contabili utilizzati dalle banche per l’attribuzione del rating. Ed infine nell’organizzazione aziendale perché svolgendo la funzione di controllo, il revisore legale è chiamato a segnalare ai responsabili dell’attività di governance e alla direzione eventuali carenze del sistema di controllo interno, suggerendo l’adozione delle opportune azioni correttive, oltre a monitorarne l’efficace attuazione. Il fattore organizzativo riveste infatti una sempre maggiore centralità soprattutto quale strumento strategico per la valutazione e la prevenzione dei rischi d’impresa; inoltre, la sua capacità di crescita e la propria continuità è correlata, non solo ai tradizionali fattori legati agli aspetti commerciali ed industriali, ma anche e principalmente all’adeguatezza dell’assetto organizzativo.

Nel documento dell’Inrl, poi, si elencano alcuni suggerimenti e proposte   relativi a sistemi premianti per tutte quelle società che sottopongono i propri bilanci alla revisione legale: si prospettano incentivi fiscali con meccanismi atti a riconoscere una valenza fiscale del giudizio professionale espresso dal revisore legale, introducendo una sorta di “scudo fiscale” a favore delle imprese assoggettate a revisione legale, ovvero anche delle semplificazioni e/o alleggerimenti degli adempimenti formali tributari. Altra ipotesi di incentivo è legato all’accesso al credito prospettando all’impresa che sottopone il proprio bilancio alla revisione legale, un accesso prioritario al credito, in termini di abbreviazione dei tempi per l’istruttoria, e anche benefici in termini di tassi di interesse. E l’istituzione del ‘rating d’impresa’  con meccanismi analoghi al rating di legalità, che possano istituire una riconoscibilità certificata delle aziende “sane”, spendibile sia per la partecipazione ai pubblici appalti che sul mercato libero.

Il documento Inrl, poi, suggerisce l’elaborazione di linee guida in ambito ESG, magari attraverso un apposito tavolo tecnico, di carattere consultivo, che, in virtù della direttiva CSRD (già emanata), affronti in maniera puntuale tutti gli aspetti e le eventuali criticità previste all’interno della stessa direttiva, con particolare riferimento al processo di definizione degli standard di rendicontazione in materia di sostenibilità. Il tutto per poter fornire ai revisori legali gli strumenti necessari per svolgere le proprie attività e porre in essere i dovuti controlli al fine di garantire l’affidabilità di tali documenti.

Altro passaggio significativo della ‘memoria’ redatta dall’inrl riguarda la gestione del registro dei revisori legali per la quale, nell’ipotesi di passaggio della titolarità dalla Consip ad altro organismo, l’istituto stesso si candida quale unico e qualificato interlocutore anche in virtù della  rappresentatività della categoria.

Così come un intero capitolo del documento consegnato a Giorgietti è dedicato al visto di conformità: considerati i requisiti professionali e di onorabilità propri dei revisori legali, che sono i medesimi richiesti dal D.lgs. N. 241/1997, si suggerisce di voler riconsiderare l’allargamento ai revisori legali dell’apposizione del visto di conformità che non è altro che un riconoscimento ex lege di quanto il revisore legale ha sempre fatto con l’apposizione della firma sulle dichiarazioni delle società dallo stesso revisionate. Tra l’altro, è anche opportuno ricordare che la categoria dei revisori legali diversamente dalle professioni attualmente abilitate al rilascio del visto, è l’unica ad essere sottoposta alla vigilanza e controllo del mef.

Sulla scorta di quanto sopra si chiede che il mef assuma ogni necessaria iniziativa per inserire la categoria dei revisori legali tra i soggetti legittimati a rilasciare il visto di conformità. Infine, ma non certo marginale, la esplicita richiesta dell’istituto di inserire i revisori legali tra i soggetti abilitati alla composizione delle crisi aziendali. L’attuale esclusione dei revisori legali, secondo l’Inrl appare non plausibile e in quanto l’operatività professionale del revisore legale è disciplinata dai principi di revisione che ne dettano le linee guida ed una uniformità di comportamento. Pertanto, nell’ambito di esperienza e competenza di equilibrio gestionale e di continuità aziendale i revisori legali possono essere considerati al pari di altre figure professionali ordinistiche.

In conclusione l’istituto è fermamente convinto che per far ripartire l’economia sia indispensabile un sistema di condivisione che possa coinvolgere istituzioni, professionisti, imprese e parti sociali. Risulta ormai indispensabile che le professioni contabili (revisori legali, commercialisti e consulenti del Lavoro) svolgano ognuna il proprio ruolo ma che siano coordinate tra di loro al fine di condividere risorse, informazioni e competenze volte proprio alla ripartenza ed allo sviluppo dell’economia del Paese.

Il documento consegnato al ministro Giorgietti, si chiude con l’auspicio di essere convocaticome “categoria” a tutti i tavoli tecnici, audizioni e confronti al pari delle altre categorie professionali. Ed in tal senso il ministro ha assicurato che attiverà il proprio staff per far sì che queste istanze vengano valutate e accolte con una adeguata attenzione che la categoria dei revisori legali  merita, anche alla luce dei riconoscimenti incassati dall’Unione Europea.

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Fissate il 18-19 luglio le elezioni per i delegati provinciali Inrl

Si svolgeranno dal 18 al 19 luglio le elezioni per i nuovi delegati provinciali Inrl che avverranno tramite   piattaforma online  su tutto il territorio nazionale.
 Ogni iscritto INRL avente diritto al voto ed in regola con la quota associativa 2023 potrà votare in pochi minuti il delegato candidato per la propria provincia di iscrizione  tramite PC o con dispositivi mobile. Le elezioni si terranno tramite voto elettronico e nei prossimi giorni saranno comunicate dalla segreteria dell’istituto tutte le notizie utili in merito alla piattaforma ed alle modalità di votazione. La data ultima per presentare la propria candidatura è il giorno 8 luglio, inviando copia del modulo che trovi qui di seguito a segreteria@revisori.it, assieme alla copia del documento di identità del candidato e dei firmatari.

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