Su ItaliaOggi.
Se il professionista si ammala, la sospensione dei termini per gli adempimenti tributari scatta dalla data di scadenza dell’adempimento e dura fino al trentesimo giorno dopo la dimissione dalla struttura sanitaria o la conclusione delle cure domestiche. Nessun effetto, invece, sui termini collegati a quello sospeso, perché il commercialista non gode di una proroga, ma di una facoltà di adempiere in un periodo più ampio. E non solo, perché oggetto di sospensione sono gli adempimenti che scadono nei 60 giorni dopo il ricovero, intesi però come tempo massimo e, dunque, a una degenza inferiore a 60 giorni corrisponde un restringimento della platea di termini che si possono sospendere. Sono questi, in sintesi, i chiarimenti offerti dall’Agenzia delle entrate con la risposta a interpello n. 248 di ieri, sulla norma della legge di bilancio 2022 (l 234/2021, art. 1, co. 927-944), già oggetto di incertezze evidenziate di recente dal Consiglio nazionale dei commercialisti (si veda ItaliaOggi del 27/01/2023).