Crisi d’impresa: ‘pioggia’ di richieste dei professionisti per l’iscrizione all’Albo dei curatori aperto il 5 gennaio


Il 5 gennaio ha avuto il suo debutto il nuovo albo dei gestori della crisi ex art. 356 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (dlgs 14/2019, Ccii), ovvero dei futuri curatori e commissari giudiziali. L’avvio è stato quasi da click day: 100 domande online ogni ora e dopo cinque ore si contavano già 500 candidati. Una valanga di domande che dovranno essere esaminate dal ministero, nella speranza di avere futuri incarichi dai tribunali o di svolgere incarichi di professionista indipendente (art. 2, lett. o) per attestare i piani di ristrutturazione delle imprese in crisi. L’albo, però, sarà consultabile e pubblico solo dal prossimo 1° aprile. Al momento le domande servono a creare il primo popolamento dei soggetti che possono assumere incarichi dall’autorità giudiziaria delle funzioni di gestione e di controllo nelle procedure di cui al codice della crisi e dell’insolvenza. L’albo avrà una sessione pubblica e una riservata e gestirà tutte le fasi con controllo, modifica e cancellazione degli iscritti (si veda ItaliaOggi del 31/12/2022).

Previous Nella manovra 2023 il revisore legale garante per l'errore
Next Composizione negoziata utilizzata soprattutto dalle società dotate di organi di controllo