Per i professionisti in calo il reddito medio


MANAGER CITTA' LAVORO

Su ItaliaOggi la disamina dei redditi di quasi 1,7 milioni di professionisti iscritti alle Casse previdenziali, che come unità risultano in ascesa dell’1,14% in un anno (dal 2020 al 2021), mentre fa «dietrofront» il reddito medio dei rappresentanti di tutte le categorie: se, infatti, al 31 dicembre scorso era pari a 35.989 euro, nei dodici mesi precedenti arrivava a 37.058 (con un calo, perciò, di quasi il 3%). E, nel frattempo, si staglia all’orizzonte sia l’arrivo del Regolamento sugli investimenti degli Enti, sia una soluzione («concertata fra i ministeri dell’Economia e del Lavoro») per il rimborso al comparto dei circa 162 milioni «abbonati» a oltre 83.000 associati a titolo di esonero contributivo parziale per i versamenti dovuti nel 2021, nonché un «ritocco» normativo che faccia sì che gli Istituti pensionistici privati, disciplinati dai decreti legislativi 509/1994 e 103/1996, figurino nell’elenco Istat delle amministrazioni pubbliche «solamente per finalità di tipo statistico». È quanto emerso ieri mattina, a Roma, durante la presentazione del XII Rapporto dell’Adepp, l’Associazione degli Enti presieduta da Alberto Oliveti, tradizionale appuntamento di fine anno per tirare le somme sull’andamento del comparto: il «macigno» fiscale che grava sul settore vale 765 milioni nel 2021, mentre una quota più bassa, 530 milioni, è quella stanziata per le misure assistenziali a beneficio dei rappresentanti delle varie platee; nel 2021, inoltre, si sono registrati 11,4 miliardi di entrate contributive, 7,7 miliardi di uscite per prestazioni (ne sono state erogate complessivamente 600.000). Il passare del tempo non muta le disparità sui guadagni, giacché gli under40, mediamente, lambiscono i 23.000 euro (va peggio alle donne, ferme a poco più di 17.400 euro), chi ha fra i 50 e i 60 anni arriva a 47.291 (anche qui, però, la componente «rosa» supera di poco i 32.000 euro), mentre il «gap» reddituale fra Nord e Sud del Paese è ampio, perché i professionisti meridionali dichiarano entrate mediamente più basse del 47%, al confronto con i colleghi attivi nel Settentrione. Come accennato, poi, potrebbe scoccare «presto» l’ora dell’uscita del Regolamento sulle operazioni finanziarie (previsto nelle pieghe del decreto legge 98/2011), che terrà conto, ha spiegato il sottosegretario all’Economia Federico Freni, delle «specificità dei singoli Enti». Ed è «in fase di chiusura» la questione del ristoro delle somme dovute alle Casse per l’esonero contributivo, già discussa dall’Adepp con i tecnici del dicastero di via Veneto

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