Avvio vicino per le procedure che permetteranno ad almeno tre milioni di occupati indipendenti (fra cui circa 478.000 liberi professionisti iscritti alle Casse previdenziali private) di richiedere l’indennità «una tantum» disposta dal decreto Aiuti (50/2022) al fine di alleviare le conseguenze dell’impennata dell’inflazione sulle fasce di reddito meno elevate, al di sotto, cioè, dei 35.000 euro nell’ano d’imposta 2021: dopo che il 13 settembre la Corte dei conti ha acceso il semaforo verde sul decreto che permetterà l’applicazione della misura, manca davvero una manciata di giorni alla partenza del servizio di prenotazione telematica delle istanze, attraverso il sito dell’Inps e degli Enti pensionistici. C’è, però un altro passaggio da attendere, visto che il testo dovrà adesso essere pubblicato in Gazzetta ufficiale. E, comunque, come era trapelato dalla riunione fra i direttori delle Casse ed una delegazione di funzionari del’Istituto di previdenza pubblico della settimana passata, la prenotazione dei «bonus» non potrà certamente essere effettuata «prima del 20 settembre».