Da venerdì 22 aprile prende il via la prima parte del programma di alta formazione specialistica dell’Inrl che prevede sette incontri formativi, con 28 ore complessive nel corso delle quali verranno trattate specifiche materie da docenti di alto profilo. Il primo incontro sarà interamente dedicato al terzo settore, con una attenta disamina del ruolo che spetta al revisore legale. Seguiranno poi trattazioni specifiche degli ISA 300 e 501, pianificazione dell’incarico ed elementi probativi, condotte dal professor Riccardo Bauer ed altre sessioni focalizzate su temi di stretta attualità come gli effetti della pandemìa e il nodo delle moratorie bancarie svolte dal professor Giuseppe Torluccio e dalla professoressa Elvira Anna Graziano. A completare il programma formativo, che si concluderà a fine giugno, altri temi tecnici sulla revisione trattati dal professor Roberto Belotti e dalla professoressa Anna Maria Ruggieri, la normativa vigente in materia di finanza sostenibile con il professor Lorenzo Veroli e gli aspetti del codice della crisi d’impresa legati all’attività di revisione con il professor Franco Rubino.
Come sottolineato dal Vice Presidente Luigi Maninetti, responsabile della società di formazione che eroga questi percorsi per l’Inrl: “Quello che parte proprio in questi giorni è un programma formativo di alta specializzazione predisposto dall’istituto, con la presenza di relatori di un livello ancora più elevato, che intende completare la gamma degli argomenti trattati fino ad oggi dall’istituto. Nel predisporre questi nuovi percorsi formativi mirati abbiamo fatto in modo di contenere ancora di più il costo a carico dei revisori legali in un momento così delicato che sta passando il mondo professionale nella fase di ripartenza di tutto il paese. L’istituto, oggi più di ieri, ritiene che l’aggiornamento professionale non debba essere oneroso; una politica che l’istituto ha adottato dallo scorso anno. Inoltre vale la pena evidenziare che nei corsi programmati da aprile a giugno, verranno affrontate tematiche di attualità, come le nuove dinamiche nel terzo settore e le novità nella regolamentazione della crisi d’impresa. E’ bene poi chiarire che questo corso di alta formazione è aperto a tutti i revisori, e quindi anche i non iscritti all’Inrl, ma è chiaro che con l’iscrizione all’istituto i colleghi revisori possono accedere ad una serie di servizi e benefici, come ad esempio la partecipazione ai webinar del mercoledì che da questo mese rimarrà gratuita soltanto per gli associati e le convenzioni con istituti bancari e compagnie assicurative, società di software, siglate dall’Inrl, nonché la spedizione del nostro bimestrale ‘il giornale del revisore’ distribuito gratuitamente in formato digitale. Ribadiamo poi che l’iscrizione all’Inrl, oltre ai vantaggi legati alla formazione e aggiornamento professionale con corsi erogati durante tutto l’anno, può permettere ai revisori di partecipare attivamente e democraticamente alla vita associativa, promuovendo anche incontri e convegni sul territorio ai quali l’istituto può contribuire nell’organizzazione, con una fattiva presenza attraverso i propri consiglieri nazionali e relatori di alto livello.”
Circa poi l’attività delle commissioni interne dell’Inrl, il segretario generale Katia Zaffonato, che ne coordina i lavori, ha sottolineato “Al momento la commissione interna per gli enti locali sta lavorando per seguire da vicino le vicende legate al Pnrr, mentre ci auguriamo che le altre commissioni possano riunirsi a breve, visti gli impegni professionali degli iscritti in questo delicato periodo per tutte le professioni contabili. Così come auspichiamo che nelle nostre commissioni si possa discutere sul giusto compenso, sull’adeguato riconoscimento del ruolo delle donne professioniste e su altre priorità della nostra categoria.”
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Ai webinar dell’istituto focus sulla crisi d’impresa
Sono settimane decisive per migliaia di aziende alle prese con bilanci e conseguente ‘sostenibilità’ della loro attività. In tale ottica si innesta la riforma della crisi d’impresa che è stata oggetto di un’attenta analisi condotta da Arturo Gulinelli nel corso del recente webinar gratuito promosso tutti i mercoledì dall’Inrl. Innanzitutto l’attenzione per gli oltre cento revisori collegati in streaming è stata focalizzata da Gulinelli sulle nuove procedure dettate dal Dl 118/2021: “Un provvedimento dove l’unica precisazione sui criteri di accesso viene dalla relazione illustrativa che contiene un test pratico, con funzione di auto-diagnosi, utilizzabile anche in via preventiva rispetto al deposito dell’istanza, che consente a ciascuna impresa di verificare la situazione in cui si trova e l’effettiva perseguibilità del risanamento. L’inserimento di alcuni dati contabili nel test consente, in particolare, ad ogni impresa di comprendere, in modo semplice e rapido, la sostenibilità del debito accumulato tramite i flussi finanziari futuri e dunque la gravità dello squilibrio esistente e la sua eventuale reversibilità. E’ bene sapere che per svolgere un test preliminare di ragionevole perseguibilità del risanamento, senza ancora disporre di un piano d’impresa, ci si può limitare ad esaminare l’indebitamento ed i dati dell’andamento economico attuale, depurando quest’ultimo da eventi non ricorrenti (ad esempio, effetti del lockdown, contributi straordinari conseguiti, perdite non ricorrenti. Il test poi si articola secondo due parametri specifici, ovvero l’entità del debito che deve essere ristrutturato ed i flussi annui al servizio del debito. Tutto questo serve a determinare il grado di difficoltà del risanamento.” Gulinelli si è poi soffermato ad analizzare i profili critici dei test per poi ribadire un concetto essenziale: “E’ imprescindibile che l’imprenditore, nel momento in cui decide di intraprendere il percorso di risanamento, abbia già redatto un piano. In ogni caso occorre che lo rediga, in tempi brevi, nel corso della composizione negoziata per individuare le proposte da formulare alle parti interessate e la soluzione idonea per il superamento della crisi.” Altro passaggio chiave illustrato da Gulinelli nel corso del webinar ha riguardato le eventuali criticità nell’elaborazione del piano di risanamento e gli aspetti che attengono l’operato dell’esperto, figura centrale nella composizione negoziata introdotta dalla apposita normativa; in particolare la sua competenza nella delicata fase di rinegoziazione dei contratti. A completare l’analisi condotta nel webinar, alcuni dettagli illustrati con dovizia di informazioni da parte del professor Gulinelli, tra i quali – ad esempio – la spiegazione del turnaround index, ovvero l’indice che misura le capacità finanziarie e patrimoniali di un’azienda: ha valori compresi tra 0,1 a 0,9, ovvero da perfomance soddisfacenti con bassa propensione al turnaround a risultati deludenti con elevata probabilità di turnaround. L’indice quindi stabilisce se esiste un rischio più o meno elevato per una società di entrare in crisi. E mercoledì scorso si è svolto un altro uinteressante webinar gratuito dell’istituto dedivcato al ruolo del revisore legale nelle società partecipate, condotto dal docente Ulderico Izzo, con un’attenta disamina sui punti di contatto tra bilancio comunale e bilancio degli organismi partecipati nel cicli della programmazione, previsione, gestione e rendicontazione, sugli adempimenti previsti dalla normativa per la riconciliazione dei risultati intragruppo (riconciliazione debiti/crediti, accantonamento per perdite, ecc.) ed un focus sul sistema dei controlli interni e la gestione osmotica degli aspetti economici, patrimoniali e finanziari tra enti locali ed organismi partecipati.
Revisori News
Dal regolamento UE alle indicazioni della Corte dei Conti, tutti gli obblighi per i revisori legali
Importanti chiarimenti dalle autorità competenti per quanto attiene l’attività di revisione legale: innanzitutto dal regolamento Esef della commissione europea gli obblighi in materia di relazioni finanziarie dove il revisore legale è chiamato a fornire nella sua relazione un giudizio di conformità dei bilanci ai requisiti stabiliti nel regolamento stesso. Ed ancor più rilevante la recente delibera della sezione Lazio della corte dei conti che ha ritenuto ammissibile la revoca dell’organo di revisione a seguito della mancata trasmissione dei questionari e delle relazioni sul bilancio di previsione e del rendiconto. Perché questo inadempimento costituisce una grave violazione dell’obbligo di legge, con conseguente compromissione dell’esercizio delle funzioni tipiche di controllo da parte della magistratura contabile.