Un vero e proprio format di protocollo d’intesa da sottoporre alle varie università per avviare master in revisione legale, una lettera ufficiale dell’Inrl ai Tribunali per il riconoscimento riguardo al tema del CTU ed un dialogo costruttivo a livello locale con gli ordini professionali di commercialisti e consulenti del lavoro, sono le tre principali istanze emerse nel corso della riunione in streaming, che ha periodicità mensile, tenutasi alcuni giorni fa, tra il consiglio nazionale dell’istituto ed i vari delegati regionali e provinciali coordinati dal consigliere nazionale Adolfo Santoni.
Accanto a queste priorità è stata ribadita da diversi delegati la piena disponibilità a promuovere, subito dopo la fine dell’emergenza nazionale causata dal covid, incontri e seminari in presenza nei territori di pertinenza per svolgere anche una efficace azione di proselitismo.
Il Presidente dell’Inrl, Ciro Monetta, il vice presidente Luigi Maninetti e il segretario generale dell’istituto Katia Zaffonato, presenti alla riunione in streaming hanno ribadito che ogni singolo consigliere nazionale è a disposizione dei rappresentanti locali dell’Inrl per ascoltare e raccogliere i loro suggerimenti. Ed infatti, a riprova dei primi riscontri emersi nel corso della riunione, verrà inviata ai delegati richiedenti una dettagliata documentazione con le linee-guida previste per i protocolli d’intesa con le università, sulla falsariga di quello già in atto, ad esempio, con la UniCal (Università di Calabria). Inoltre i vertici Inrl si impegneranno ad inviare lettere ufficiali ai Tribunali italiani per ribadire che l’istituto è l’associazione più rappresentativa dei revisori legali e si farà carico di far rispettare il pieno riconoscimento dei revisori iscritti nei CTU.
In estrema sintesi nel coso della riunione sono intervenuti Giuseppe Siragusa (Delegato Bari) che ha annunciato l’intenzione di promuovere entro l’estate un convegno in collaborazione con l’Università Aldo Moro di Bari. Mentre Giacomo Medulla (delegato di Catania) ha sollecitato la stesura di una circolare Inrl indirizzata ai tribunali per far sì che l’istituto diventi in modo definitivo un referente e si istituzionalizzi con i tribunali che potranno richiedere, per conoscenza, una mappatura dei professionisti operanti sul territoriodi loro pertinenza e favorire così l’iscrizione all’elenco CTU, come fortunatamente già viene fatto in talune zone d’Italia. E’ poi intervenuta Grazia Aloisi (delegata E.Romagna-Bologna) che ha confermato la volontà di organizzare fare riunioni locali con i delegati delle varie province della regione, avendo raccolto già un forte interesse da parte dei colleghi contattati.
A seguire cono intervenuti: Vittorio Pulcinelli (delegato Perugia-Umbria) che ha chiesto di avviare un costruttivo dialogo per unificare le tre associazioni dei revisori perché solo l’unione delle sigle può rafforzare la categoria. Salvatore De Franciscis (delegato Inrl-Salerno) che ha proposto un dialogo proficuo con i commercialisti per creare anche localmente un interfaccia professionale di reciproca utilità. Sono poi intervenuti sul medesimo tema Ciro Erbis (delegato di Verona) e Renato Mauro (delegato Treviso) che hanno sollecitato un modello di protocollo d’intesa da seguire per potersi attivare con le università veronese trevigiane, per promuovere master e corsi specialistici sulla revisione. Mentre Daniele Sirianni (delegato Reggio Calabria) ha illustrato nel dettaglio come si svolge la collaborazione con la UniCal e quali modalità sono state scelte per combinare le docenze accademiche con quelle tecniche suggerendo ai colleghi di consultare online il programma del master avviato in Calabria. E infine, Giovanni Foresi (delegato di Lecce) che ha suggerito di stilare accordi di collaborazione a livello locale con i colleghi commercialisti per condividere riunioni, seminari e convegni su temi d’attualità, nel pieno rispetto delle reciproche competenze professionali.