INPS, per i professionisti in malattia tutele a 360 gradi


Su ItaliaOggi un breve ma esaustivo articolo su quanto stabilito dall’INPS.

La «coperta» della sospensione dei termini per il professionista malato, o infortunato, avvolge, dopo gli adempimenti tributari, le scadenze contributive, sempre tutelando il cliente (e impedendo l’arrivo di sanzioni). E la misura andrà applicata all’intero periodo della pandemia da Covid-19, ossia agli «eventi verificatisi a decorrere dalla data di dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili», come da delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020. È quel che si prefigge di raggiungere l’emendamento all’articolo 19-bis del decreto Sostegni ter (4/2022), ieri depositato in Commissione Bilancio al Senato; la modifica, firmata dal senatore Andrea de Bertoldi di FdI e dal presidente della commissione Finanze di palazzo Madama Luciano D’Alfonso del Pd, punta ad «irrobustire» la norma, passata all’interno della Legge di Bilancio per l’anno in corso, che ha introdotto nell’ordinamento la possibilità per gli iscritti a ordini e gollegi professionali, qualora si ammalassero, o subissero un incidente, di usufruire del «congelamento» degli obblighi fiscali.

Per avvalersi del differimento delle scadenze, recita l’emendamento, il professionista potrà inviare «il Durc, Documento unico di regolarità contributiva, attestante la decorrenza della malattia e l’inabilità temporanea all’esercizio professionale all’Inps, l’Istituto nazionale della previdenza sociale»; inoltre, se la norma originaria stabiliva la necessità di dimostrare di svolgere prestazioni tramite mandato professionale, la correzione punta a far valere anche «altra comunicazione avente data certa dalla quale possa evincersi la data di sussistenza dell’incarico professionale». La misura, si legge, prevede oneri pari a 10 milioni per il 2022.«È un’interpretazione integrativa» della disciplina approvata a dicembre, che «serviva, a garanzia della vita mal tutelata del professionista», dichiara D’Alfonso a ItaliaOggi, precisando di aver «concordato con de Bertoldi» l’iniziativa, con cui «si determina compiutezza di copertura» per tutta la fase dell’emergenza sanitaria.

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