Anche il Mef lo ammette: troppo bassi i compensi per i revisori


Un articolo scritto dal Direttore di ItaliaOggi, Marino Longoni, analizza in modo molto esplicito la difficile situazione operativa dei revisori legali. Un mercato dominato dalle società di revisione, che lasciano ai singoli professionisti solo gli avanzi. Calo del numero dei revisori iscritti al registro, soprattutto dei giovani (under 40) che negli ultimi cinque anni si sono ridotti di un terzo. Due terzi degli iscritti che non esercita la professione, detto in altri termini che non riesce a trovare nemmeno un incarico. Compensi inferiori a mille euro per un decimo degli incarichi (9.500 su 94 mila) con il rischio, rilevato anche dal Ministero dell’economia, di non garantire la qualità e l’affidabilità del lavoro svolto (cosa succederà quando partiranno i controlli di qualità del Mef?). Insomma, un mondo nel quale non mancano incongruenze e contraddizioni, e che ora è chiamato a confrontarsi con le conseguenze della pandemia e le norme, spesso poco meditate, varate per arginarne gli effetti sul mondo delle imprese. Un triplo salto mortale carpiato. Di fatto, uno scarico di responsabilità sull’ultima ruota del carro, il processo di revisione, appunto, che avrebbe bisogno di ben altro per potere operare serenamente.

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