L’articolo sul Sole24Ore mette sotto la lente d’ingrandimento la misura relativa al contributo a fondo perduto alle piccole imprese e sebbene sia una somma non fiscalmente rilevante e quindi a beneficio totale, la norma presenta alcune ombre. Prima fra tutte, la tempistica: i tempi di erogazione dovranno essere velocissimi ed il meccanismo dipende da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, che deve approvare contenuto e modalità di presentazione dell’istanza, per l’emanazione del quale – però -non è previsto un termine. Altro ‘fumoso’ passaggio riguarda i beneficiari, individuati in base ai «ricavi» del 2019, poi viene richiesto un calo di «fatturato» (quindi un dato Iva non definito normativamente, che obbligherà a ulteriori chiarimenti, e che invece in norme analoghe dello stesso decreto è sostituito dal riferimento ai ricavi), ed infine per definire la percentuale di contributo si torna alla nozione di «ricavi». Non si capisce poi perché il confronto vada fatto solo su un mese (quello di aprile): ad esempio, le imprese che il «fatturato» lo hanno perso a marzo non hanno benefici…