Roma, 21 giu. – Arriva dall’Europa un forte sostegno all’istanza dei revisori legali circa il riconoscimento della rappresentanza tributaria. Un assist apprezzato dal presidente dell’Inrl, Virgilio Baresi, che oltre a ricordare il forte impegno dell’istituto nella formazione professionale obbligatoria, con corsi organizzati sul territorio condotti da accademici dell’università di Pisa e corsi allestiti anche sul web, ha ribadito come “dopo la cancellazione dal registro di 12mila revisori legali e l’avvio di un rigoroso controllo sul territorio da parte del Mef, si impone un accresciuto impegno da parte dell’istituto e degli oltre 145mila revisori legali operanti, di mantenere un alto livello di preparazione professionale, in risposta alle aspettative del mondo istituzionale e imprenditoriale”. Nel corso dell’assemblea nazionale dell’Inrl, Istituto nazionale revisori legali, il vicepresidente della parlamento Ue, Fabio Massimo Castaldo, in un video-messaggio da Bruxelles ha infatti ribadito il ruolo centrale del revisore legale nel rilancio economico del sistema Italia. “Nella riforma dell’attività di revisione – ha spiegato Castaldo – il ruolo del revisore legale è stato accresciuto dal legislatore: oggi è un professionista sempre più responsabile dei documenti contabili sia in ambito pubblico che privato e coinvolto nella gestione delle eventuali crisi d’impresa. Questa figura professionale appare oggi indispensabile, grazie ai principi di terzietà e trasparenza, anche nella lotta all’evasione fiscale”. In tale ottica, ha proseguito, “diventa essenziale il pieno riconoscimento della rappresentanza tributaria del revisore in ogni sede; uno strumento in grado di garantire la diretta partecipazione del revisore al contenzioso e quindi la piena attuazione di tutte le sue prerogative professionali, già riconosciute in sede europea e oggi in Italia rimaste solo parzialmente attuate”.