– Abstract di presentazione –
“Dopo l’affermazione a livello comunitario e nazionale del Revisore
Legale quale figura autonoma e distinta da altre professioni contigue,
il contratto collettivo italo-europeo di lavoro che l’INRL si accinge a
firmare rappresenta il primo e, allo stato, unico contratto della
categoria che, vale la pena rammentare, riunisce circa 160.000
professionisti italiani.
In coerenza con il respiro europeo della professione di Revisore Legale
il nuovo accordo collettivo riserva apposite previsioni che disciplinano
lo scambio di personale e di competenze tra professionisti esercenti in
diversi stati dell’UE, introducendo peraltro una griglia di profili
professionali altamente innovativa e in linea con la necessità dei
singoli studi di poter competere su un mercato i cui confini si
presentano ben più estesi di quelli nazionali.
La parte normativa del contratto collettivo è aggiornata ai più recenti
interventi legislativi in materia di lavoro e include tutte le novità
introdotte con il Jobs Act. Giova infine segnalare che l’attualità del
testo contrattuale proposto dall’INRL riecheggia anche sul piano
previdenziale mediante l’introduzione e la valorizzazione del concetto
di welfare aziendale in linea con le tendenze più evolute della
disciplina normativa di settore”.