Dal Sole24Ore.
Brutta sorpresa nel decreto Omnibus per le Casse di previdenza dei professionisti.
L’articolo 10, commi 3-12, del Dl 113/2024 estende anche agli enti di previdenza dei professionisti l’applicazione del sistema di contabilità economico-patrimoniale (cosiddetta“Accrual”). Un obbligo che lede l’autonomia delle Casse di previdenza sancita con il Dlgs 509/94 – che le ha privatizzate – e confermata con il Dlgs 103/96.
Emendamenti per escludere le Casse erano stati presentati sia dalla maggioranza che dall’opposizione, ma a causa dell’approvazione con la fiducia, per la necessità di velocizzare l’iter di approvazione, sono rimasti lettera morta.
Attraverso un comunicato diffuso ieri l’Adepp, l’associazione che rappresenta le Casse di professionisti, guidata da Alberto Oliveti, ha sottolineato che la “riforma Accrual” è rivolta alle pubbliche amministrazioni, mentre le Casse di previdenza private sono soggetti privati, la cui autonomia è sancita dal quadro legislativo vigente. Inoltre, le Casse adottano già da anni una contabilità economico-patrimoniale conforme agli standard utilizzati dalle società pubbliche che, non a caso, sono state espressamente escluse dall’applicazione della riforma.
Alberto Oliveti evidenzia come quest’obbligo per le Casse di previdenza, che dal 2025 dovranno adottare nuovi principi per la redazione dei bilanci, comporterà in primis un sovraccarico contabile che avrà dei costi e dei tempi. «L’aspetto più grave però – sentenzia Oliveti – è che viene lesa l’autonomia degli enti che è gestionale, amministrativa, organizzativa e contabile. Noi siamo – ricorda Oliveti – fondazioni e associazioni di diritto privato, senza scopo di lucro, che svolgono attività di carattere pubblicistico per una finalità pubblica». Però da quando le Casse di previdenza dei professionisti sono state incluse nell’elenco Istat per meri fini statistici, correva l’anno 2009, si trovano a dover difendere la propria autonomia dato che spesso il legislatore quando stabilisce regole per la pubblica amministrazione (si pensi alla spending review del decreto legge 95/2012) rimanda proprio a quell’elenco. Cosa accaduta anche con il decreto Omnibus, che all’articolo 10, comma 3, lettera m, nello stabilire i soggetti obbligati già dal 2025, in via sperimentale, alla produzione e trasmissione degli schemi di bilancio secondo l’Accrual, rimanda all’articolo 1, comma 2 della legge 196/2009.
Ma non è detta l’ultima parola. Le Casse possono contare su alleati importanti in Parlamento, tra cui il sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze Federico Freni, che in merito all’applicazione della contabilità Accrual agli enti di previdenza privati, nel corso di un evento che si è svolto il 20 settembre scorso, aveva dichiarato che quel tipo di contabilità per le Casse prevederebbe un vincolo pubblicistico superiore al necessario.