Dal Sole24Ore.
Lo scenario . Con le norme su report e controlli Esg domanda di consulenza già in crescita. Ma tra avvocati e commercialisti l’offerta è ancora scarsa
L’ultima nata in ordine di tempo è la figura del revisore della sostenibilità, il professionista che dovrà attestare la conformità dei report aziendali sugli obiettivi Esg (acronimo di Enviromental, Social, Governance). Ma serviranno anche esperti di gestione del rischio, di due diligence, di reportistica non finanziaria e consulenti strategici per l’innovazione, solo per citarne alcuni.
Per i professionisti la spinta a specializzarsi nella sostenibilità viene, ancora una volta, dalla legge. È già accaduto per la fattura elettronica: da quando, nel 2018, è stata resa obbligatoria si è trasformata in un driver della digitalizzazione degli studi. Ora sono soprattutto le norme che arrivano dall’Europa a disegnare nuovi ruoli e nuovi spazi di mercato per i consulenti. A patto che si aggiornino in fretta e sappiano specializzarsi verso settori e tematiche del tutto nuovi.
Le norme in arrivo
Il cambiamento è già in atto: la direttiva Csrd (Corporate social responsability directive) è in vigore. Il decreto legislativo che la recepisce ha completato il 18 luglio il passaggio parlamentare e sta per essere varato in via definitiva. Ma c’è anche la direttiva Csddd (Corporate social due diligence directive), il secondo pilastro dei parametri di sostenibilità per le aziende e per i fornitori: il 25 luglio è entrata in vigore e dovrà essere recepita anche in Italia entro due anni. Per le imprese, e per i professionisti loro consulenti, i primi obblighi sono già scattati: per le grandi aziende di interesse pubblico, comprese banche e assicurazioni, i bilanci 2024 dovranno essere accompagnati da una dichiarazione non finanziaria sulla sostenibilità che ne misurerà i valori Esg. La dichiarazione dovrà essere poi verificata da un professionista, appunto, il revisore della sostenibilità. Un ruolo a cui avranno accesso anche gli attuali revisori, che dovranno sostenere una formazione e un esame in più, anche se i viene ritenuto «un aggravio non necessario».
Gli obblighi di trasparenza e misurazione Esg si estenderanno via via alle aziende più piccole. Per un impatto stimato su oltre 50mila società. Di fatto un mercato ad altissime potenzialità per tutti i consulenti aziendali, commercialisti, revisori e avvocati in prima fila…