Da ItaliaOggi.
Al 31 dicembre 2023 erano 120mila gli Enti del Terzo settore iscritti al Runts: ma questo universio continua a crescere se si considera che a fine aprile gli ETS isceritti al Registro Nazionale sono arrivati a quota 126mila, perché, come mostra una indagine campionaria effettuata sui 25mila enti non trasmigrati da altri registri, nati negli ultimi due anni, iscriversi conviene: apre a opportunità economiche, a partire dall’accesso al 5×1000, migliora i rapporti con la PA e consente un maggiore accesso a fondi.
Sono alcuni degli elementi che emergono dall’analisi effettuata grazie all’Osservatorio del Runts, promosso dal ministero del Lavoro e da Unioncamere sulla base di un Accordo istituzionale. Il Registro unico del Terzo settore è stato istituito nel 2021 dal ministero del Lavoro con il supporto tecnico di InfoCamere, la società di informatica del sistema camerale, mentre le analisi dello Osservatorio sono curate del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne.
“Oggi, questo primo rapporto restituisce un importante patrimonio informativo di dati riguardo a un settore rilevante della nostra struttura economica e sociale qual è il mondo del Terzo Settore”, afferma Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali. “La pubblicità e la messa in trasparenza degli enti sono elementi centrali per rafforzare quell’imprescindibile legame fiduciario che questo settore deve avere con tutte le parti coinvolte, cittadini, decisori politici e istituzioni, base fondante per la crescita sociale e solidaristica delle nostre comunità. Sono convinta che questa sia la strada giusta da percorrere per ottenere sempre più importanti risultati. Il Governo ha lavorato e continua a lavorare per la riforma di un settore a cui vuole restituire un protagonismo che mai ha avuto prima d’ora, attribuendogli il ruolo centrale e strategico che gli compete e prestando attenzione anche agli enti di dimensioni più piccole che rappresentano un patrimonio di enorme importanza per tutto il tessuto economico e sociale del paese.”
La costituzione del Registro unico del Terzo Settore è un passo fondamentale verso il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo delle organizzazioni che lo compongono”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Il Runts costituisce un concreto dispositivo di economia sociale, attraverso il quale gli Enti del Terzo settore potranno contarsi, promuoversi, relazionarsi con gli altri soggetti a partire dalla PA in un contesto di trasparenza”.
I numeri del registro Runts
Al 31 dicembre 2023, i 120mila enti registrati nel Runts sono in netta prevalenza Associazioni di promozione sociale (oltre 52mila, pari al 43,7%), Organizzazioni di volontariato (circa 37mila, pari al 30,7%) e Imprese sociali (quasi 24 mila, pari al 19,9%). Complessivamente, quindi, queste tre tipologie di ETS rappresentano il 94,3% del totale degli enti registrati. Sono inferiori le quote relative agli Altri enti del terzo settore (5,4%) e residuali quelle riferite agli altri soggetti.
Dal Registro risultano più di 2,5 milioni i volontari che prestano la propria opera negli ETS, la maggior parte dei quali operanti nelle ODV (65,5%, corrispondenti a quasi un milione e settecentomila unità) e nelle APS (23,9%, oltre 600mila unità). A questi si aggiungono quasi 55 mila lavoratori, concentrati per il 43,3% nelle ODV, 27,5% nelle APS e 26,4% negli Altri enti, mentre nelle imprese sociali si stima ci siano quasi 470mila lavoratori.