Una nuova assemblea dei delegati per rinnovare i vertici dell’INRL


Ci sarà una seconda assemblea per i quasi 50 delegati provinciali che devono esprimere le loro preferenze tra i numerosi candidati al nuovo consiglio nazionale dopo che la prima tenutasi venerdì scorso a Roma, presso il Double Tree Hilton Hotel, si è protratta oltre i tempi previsti per un lungo dibattito interno su taluni aspetti statutari. Presenti molti giovani delegati che per la prima volta prendevano parte all’assemblea dell’istituto. Sarà cura della segreteria INRL di comunicare a tempo debito la data della prossima assemblea elettiva che verrà evidenziata anche sul sito dell’istituto. Qui di seguito la relazione del Presidente Ciro Monetta che ha illustrato i punti salienti dell’attività svolta dal Consiglio Nazionale in questi quattro impegnativi anni di mandato.

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l’INRL che ho avuto sin qui l’onore di presiedere ha accompagnato, sostenuto e

rappresentato costantemente i Revisori Legali a tutti i livelli istituzionali, esaltando quanto più possibile l’importanza di una professione emergente in tutta Europa.

Abbiamo pensato e guidato, sin dal nostro insediamento (agosto 2019), la

transizione ad un modello di democrazia reale che oggi si concretizza, con la prima assemblea dei delegati democraticamente eletti dalla base degli Iscritti.

Per rendere possibile tutto ciò, abbiamo iniziato con l’approvazione di un nuovo

Statuto, basato su un sistema democratico e più adeguato ai tempi.

Per le elezioni dei Delegati Provinciali abbiamo attivato il sistema di votazione online, garantendo la più ampia possibilità di partecipazione di tutti gli iscritti.

Penso che sia necessario se non indispensabile proseguire con un programma che proviene sicuramente da lontano ma che ha avuto e ha come ambizione quello di affrontare le necessità del presente anche attraverso l’energia e l’innovazione dei Giovani (esperienza + innovazione). Vogliamo continuare a dare voce ai Revisori Legali non trascurando i problemi della categoria, oltre che affermare il ruolo e la indispensabile funzione di una professione emergente come quelle della Revisione Legale.

Vogliamo che l’INRL possa essere governato da colleghi competenti e a conoscenza delle problematiche relative alla professione. Ma soprattutto che abbiano la consapevolezza necessaria per trovare soluzioni concrete ai problemi che continuano ad affliggere i Revisori Legali.

Innumerevoli sono state le iniziative portate avanti da questo Consiglio Nazionale,

da me guidato. Ne cito solo alcune per brevità:

– il risanamento finanziario, senza ulteriore aggravio di costi per gli associati;

– il mantenimento/aumento del numero degli associati pur nella difficile

situazione pandemica (COVID-19) e congiunturale, che vede una diffusa

riduzione dell’associazionismo e degli iscritti agli Ordini e ad elenchi non

ordinistici;

– la formazione continua obbligatoria gratuita per tutti gli associati;

– l’Alta Formazione, accreditata al MEF, a costi ridottissimi per tutti i Revisori

Legali;

– l’interlocuzione istituzionale con il MEF, a partire dai funzionari delegati,

dalla Ragioneria generale dello Stato e fino allo stesso Ministro in carica;

– l’interlocuzione con il MISE, anche attraverso il Ministro per gli Affari

europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNNR;

– i cordiali rapporti con il CNEL anche attraverso stretta collaborazione per lo

sviluppo e l’informazione del PNRR;

– la nostra piena collaborazione con l’Ente Nazionale del Microcredito,

attraverso la nostra presenza nel Consiglio Direttivo;

– la partecipazione alle commissioni ISA ed alle altre commissioni istituzionali

che vedono la presenza dell’Istituto con l’assunzione di una posizione di

rilievo, grazie alle alte professionalità impegnate nonché a un mio costante

monitoraggio;

– la mia partecipazione all’interno della Commissione Qualità presso il Mef, che

mi ha dato la possibilità di rappresentare la politica e la determinazione

dell’INRL riguardo l’indipendenza del Revisore Legale;

– la collaborazione con diverse Università per l’organizzazione di Master e Corsi

di Specializzazione (UNICAL – SAPIENZA – LUMSA – LINK- CAMPUS) – molti

altri progetti che interessano i giovani sono in fase di sviluppo nelle nostre

specifiche Commissioni;

– la riedizione della rivista “Il Giornale del Revisore”, che ha raggiunto numeri

ragguardevoli grazie alle professionalità impegnate;

– la redazione di diversi regolamenti interni e riassetti organizzativi;

– la continua assistenza agli iscritti (anche di tipo professionale attraverso “LO

SPORTELLO DEL REVISORE” appositamente creato) e le varie convenzioni

sottoscritte;

– la difesa della professione a livello nazionale e locale;

– da ultimo, ma sicuramente il più importante, l’avvio del progetto per la

creazione delle strutture “Provinciali” con propria autonomia patrimoniale

per una più veloce crescita territoriale e per una maggiore vicinanza con gli

iscritti.

L’Istituto, oggi più che mai, è proiettato verso un orizzonte europeo, quell’orizzonte che da sempre ha costituito il traguardo della professione del Revisore Legale, prima Revisore Contabile e ancora prima Revisore Ufficiale dei Conti.

A tal proposito va sottolineato che la modifica del titolo non è una semplice modifica lessicale, ma con pieno contenuto, in applicazione di specifiche direttive europee ed internazionali.

Il ruolo del Revisore Legale è sempre più importante in un contesto dove la qualità e la completezza dell’informazione, finanziaria e non, caratterizzano l’attività degli operatori economici e richiedono ai nostri iscritti controlli di affidabilità e veridicità sempre più crescenti e articolati, non più riferiti al solo bilancio ma anche ai dati prospettici, alle rendicontazioni di utilizzo fondi e, da ultimo, all’informativa ESG.

Del resto, l’attività dei Revisori Legali, proprio per la sua profonda connotazione

pubblicistica, non ha un proprio codice di autoregolamentazione ma è sottoposta

alla diretta sorveglianza del MEF (o della Consob).

L’Istituto pertanto ha quale obiettivo principale quello di promuovere la formazione e valorizzare le competenze dei suoi iscritti, nonché diffondere la cultura del controllo, rendendosi parte attiva del sistema economico e, non da ultimo, difendere l’attività dei suoi iscritti e la loro specializzazione che li rende unici rispetto a tutte le altre professioni economiche.

Oggi abbiamo necessità di organizzarci ancor più ed ancor meglio sul territorio, per dare forza all’Istituto e a tutti i Revisori Legali, per le prossime sfide che ci

attendono sul campo e che vedono la figura del Revisore Legale indipendente, le

cui competenze e spazi professionali avvertono un continuo ampliamento.

Per questo intendo la difesa della professione anche come “proposta” di ulteriori

spazi di attività, in relazione alle competenze specifiche, ma soprattutto alle

caratteristiche di indipendenza e terzietà del Revisore Legale. Mi riferisco alle

funzioni di certificazione e di monitoraggio delle situazioni patrimoniali,

economiche, finanziarie e di “sostenibilità” (in senso ampio) dell’azienda, che solo

un soggetto realmente terzo – e non di parte in quanto consulente – può fornire in

modo attendibile e serio.

Non abbiamo interesse, né abbiamo mai pensato di appropriarci di spazi

consulenziali propri o comuni ad altre professioni, ma certamente non

permetteremo a nessuno di “usurpare” spazi professionali assolutamente riservati

ai Revisori Legali.

Come avete potuto apprendere, dalla stampa di quest’ultimi giorni, abbiamo

assunto posizioni di contrasto, a difesa della categoria, con avvio anche di azioni

legali – nei confronti della Regione Sicilia.

Questo perché era stata sottoscritta una convenzione con la Federazione degli Ordini dei Dottori Commercialisti Siciliani in palese violazione della legge. Per questa forzata prevaricazione sono intervenuto anche personalmente unitamente al Consigliere Giuseppe Castellana ed al Delegato di Catania Medulla, rimarcando e facendo valere la presenza dell’INRL ed il suo ruolo di rappresentanza dei Revisori legali).

Il mandato che va a concludersi è stato caratterizzato da grandi difficoltà, che

abbiamo superato, anche nella diversità di opinioni interna, con un valido e

continuo confronto, trovando sempre la sintesi più opportuna per il bene dei

Revisori Legali, in generale e dell’INRL in particolare.

Il triennio che inizia da oggi dovrà vedere il consolidamento del sistema democratico avviato e la valorizzazione del confronto interno, che però deve avere una posizione esterna univoca ed unitaria: esaurito il confronto interno, si deve remare tutti nella stessa direzione.

Il confronto con le altre professioni contabili potrà valorizzare le diversità esistenti

in una posizione interlocutoria univoca nei confronti della politica e delle

istituzioni, purché nel rispetto reciproco e senza posizioni di prevaricazione e di

unitarietà di facciata. Se ciò non sarà possibile non ne faremo certo un problema;

noi continueremo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, per lo sviluppo e

l’innovazione della professione, per la rappresentanza e la difesa dei Revisori Legali, oltre a garantire costante supporto professionale, formativo e informativo.

In questo saremo inflessibili.

I rapporti istituzionali continueranno ad essere ulteriormente implementati e

costituiranno un punto fermo dell’azione sindacale e di rappresentanza dei Revisori Legali.

Intendo proseguire ed implementare il collegamento con il mondo accademico,

scientifico e professionale, valorizzando le professionalità interne e coinvolgendo

personalità esterne di spicco anche attraverso la realizzazione di studi e ricerche

che saranno rese pubbliche nei modi e nelle forme più opportune.

La formazione sarà ulteriormente implementata e potenziata, attraverso la nostra

società controllata e con la presenza, sempre maggiore, di qualificati docenti anche e soprattutto provenienti dal mondo accademico.

Abbiamo quindi bisogno di consolidare la nostra presenza sul territorio, aumentare il numero e la qualità degli iscritti, perché insieme possiamo e dobbiamo essere una forza, tanto più grande quanto più numerosa e qualitativamente valida.

I risultati raggiunti penso siano sotto gli occhi di tutti: abbiamo dimostrato di

essere una grande squadra ma anche una grande famiglia, abbiamo lavorato con

molti sacrifici e con tanta caparbietà per raggiungere gli obbiettivi che c’eravamo

prefissi. I risultati ottenuti dovranno essere una ulteriore spinta a proseguire nella nostra azione e a continuare a seguire con coerenza e forza il programma e i progetti previsti e da prevedere.

Sappiamo che ci attendono sfide impegnative, in uno scenario non privo di criticità e ostacoli, ma uniti, concentrati e orientati sui valori che da sempre ci

contraddistinguono, continueremo a lavorare, instancabilmente, per la crescita ed

il successo che l’INRL, con sessantasette anni di storia, merita.

Un’altra ambiziosa sfida che abbiamo già raccolto e vogliamo vincere è senza

dubbio il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di giovani Revisori Legali

nella vita dell’Istituto. Per questo sarà nostro dovere proseguire il lavoro già

intrapreso, nel 2020, con le università pubbliche e private al fine di concretizzare

quei progetti, in itinere, riguardanti percorsi formativi Specialistici e Master.

Come rappresentanti di una categoria professionale “protetta e regolamentata”

non possiamo tradire le aspettative dei nostri giovani.

Continueremo con la nostra politica di coinvolgimento dei giovani in tutte le attività dell’INRL oltre ad affiancarli per dare loro la possibilità di confrontarsi e trovare insieme, sempre in una logica di squadra, nuove e più efficaci strategie, sia nello studio che nella conoscenza e nell’esercizio della professione.

Questo perché crediamo fermamente che i nuovi protagonisti dell’innovazione e

dello sviluppo della nostra professione non potranno che essere i nostri Giovani.

Con questa consapevolezza vogliamo porre al centro i giovani con ferma volontà di

trasferire competenza tecnica, etica e autorevolezza, confidando nelle loro grandi

qualità intuitive e innovative.

L’istituto, si impegnerà, con tutte le proprie forze, a favorire e generare il grande

fermento intellettuale dei giovani, coniugando modernità, dinamicità, interazione,

crescita e sviluppo.

Come ribadisco da sempre: “l’esperienza” deve essere al servizio delle giovani idee.

Credo sia un nostro preciso dovere creare con i giovani le prospettive per poter

conciliare due fondamentali dimensioni: la voglia di credere nel futuro e, al tempo

stesso, l’imprescindibile attaccamento a una professione antica.

Insomma, solidificare una categoria professionale che crede nelle proprie

potenzialità, onorando la propria storia per investire sul futuro.

In conclusione, il programma di mandato non deve guardare alla contrapposizione con gli altri: non può esistere contrapposizione per un’attività come la nostra, già chiaramente identificata, regolamentata e riconosciuta all’interno del sistema Paese.

Il confronto con gli altri deve essere orientato alla crescita reciproca, nel rispetto

delle diversità di ogni professione e di ogni soggetto economico.

Le linee guida della nostra attività devono essere la rappresentanza e difesa della

professione, la continua formazione degli iscritti, la partecipazione ai tavoli di

studio, la rappresentanza nelle sedi istituzionali, con il mondo delle professioni,

con le realtà accademiche, con il tessuto socio-economico e le realtà imprenditoriali del Paese. Solo così si può attribuire ai Revisori Legali la centralità nel sistema-Paese, come richiede il delicato ruolo di garante dell’affidabilità delle informazioni ad essi affidato per legge.

Proprio per quanto fin qui detto ho deciso di ricandidarmi con l’auspicio di avere il vostro sostegno al fine di continuare a guidare la squadra che vorrete eleggere per proseguire e consolidare l’opera avviata.

Tutti insieme, possiamo farcela.

Il nostro motto continuerà ad essere “UNITARIETA’ CONDIVISIONE E INCLUSIONE”.

Siamo stati una grande Famiglia e lo saremo sempre e comunque.

Grazie di cuore a tutti.

Ciriaco Monetta

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