La composizione negoziata piace di più alle grandi imprese


Su ItaliaOggi il punto sull’utilizzo dello strumento della composizione negoziata (Cnc, art. 12, dlgs 14/2019) che risulta piacere alle aziende più grandi. Prova ne sono i nomi importanti che hanno fatto positivamente uso dello strumento introdotto dal legislatore dal 15 novembre 2021. Il dato più eclatante esce quando si esaminano gli aspetti sociali che interessano le istanze di Cnc sottoposte alle Cciaa: nelle 72 Cnc che hanno avuto esito favorevole sono stati coinvolti più di 5 mila dipendenti. Il percorso della Cnc non coinvolge (automaticamente) i tribunali (salvo in caso di richiesta di misure protettive) e si svolge davanti alle Camere di commercio. Questa situazione sta quindi permettendo di fare avanzare la Cnc, anche perché gli imprenditori hanno iniziato a metabolizzare che dal 19 marzo 2019 è un obbligo di legge attivarsi senza indugio per tutelare la continuità aziendale, in ossequio al disposto dell’art. 2086 c.c. ed è obbligatorio accedere a uno strumento di composizione della crisi. Meglio dunque utilizzare la Cnc che ha come interlocutore un esperto indipendente designato dalla camera di commercio piuttosto che avere un commissario giudiziale nominato dal tribunale fallimentare. Ne fanno uso imprese sempre più grandi. Insieme al dato incredibile dei 5 mila dipendenti coinvolti, altro elemento rilevante è che a fare ricorso alla Cnc sono sempre più imprese di caratura nazionale. Valvitalia (partecipata da Cdp), Pasta Zara e persino la società calcistica U.C. Sampdoria, militante nei campionati di Lega calcio, hanno definito i loro risanamenti attraverso gli accordi raggiunti con i creditori e investitori nell’ambito delle rispettive Cnc. Le trattative possono concludersi senza ricorso ai tribunali, ai sensi del primo comma dell’art. 23 Ccii, ma anche facendo accesso per la conclusione delle trattative a strumenti da sottoporre all’omologazione dei tribunali. E’ il caso, ad esempio, di Sampdoria che attende nei prossimi giorni l’omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 57 Ccii (Ard) da parte del tribunale di Genova. L’utilizzo dell’Ard è avvenuto per inserire e omologare la transazione fiscale conclusa con l’Agenzia delle entrate e l’Inps. L’omologazione dell’Ard avverrà anche ed in quanto il tribunale ha dato atto della mancanza di opposizioni da parte dei creditori. Elemento che denota come le trattive svolte nella Cnc e la presenza di un “negoziatore” nominato dalle Cciaa sia utile a dirimere i conflitti. Anche Pasta Zara ha concluso gli accordi dopo avere ricevuto la revoca del precedente concordato preventivo. Ciò che in tribunale sembrava impossibile si è risolto e definito con il colloquio e la gestione “amichevole” dei rapporti condotti dall’esperto della Cnc sempre nominato dalla Cciaa.

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