Completato il network sul territorio con quasi 50 nuovi delegati, l’istituto si appresta a rinnovare anche il consiglio nazionale
Quasi 50 nuovi delegati provinciali, tra cui sei donne, nominati nel luglio scorso, è il ‘patrimonio’ che l’Istituto Nazionale Revisori Legali può vantare dopo che negli ultimi anni il consiglio nazionale ha condotto una capillare azione di coinvolgimento tra gli iscritti. Ed è la premessa ottimale per quel rinnovo dei vertici Inrl che si avrà fra poche settimane, a dimostrazione che la vita associativa dell’istituto non si è mai fermata e che già guarda all’immediato futuro. Un lavoro portato avanti nonostante le difficoltà della pandemìa, attraverso il quale è stato possibile mantenere ed in certi casi potenziare tutti rapporti sia istituzionali che con i territori. A determinare il successo di questa azione di proselitismo, come hanno avuto modo di rilevare recentemente, il tesoriere Paolo Brescia, promotore dell’erogazione gratuita della formazione continua e il vice presidente dell’Inrl Luigi Maninetti, coordinatore della formazione dell’istituto, hanno concorso sicuramente anche l’intenso programma formativo Inrl, con centinaia di webinar gratuiti e numerosi corsi di alta formazione, avvalendosi sempre di docenti di alto profilo. Il buon esito delle elezioni dei delegati ha rafforzato le basi per configurare un vero e proprio network capillare sul territorio. Ciò si è reso possibile – come ha avuto modo di ribadire il segretario generale, Katia Zaffonato – anche grazie alla buona volontà espressa proprio da alcuni delegati, molto attivi nelle realtà locali, che hanno avvicinato numerosi revisori legali all’istituto, potendo garantire di trovare un organismo in grado di fornire strumenti formativi all’avanguardia e tutele alla professione attraverso specifici interventi presso le istituzioni, la politica e le altre categorie professionali. Di notevole importanza anche le qualificate professionalità presenti nelle commissioni istituite presso il Mef, che hanno avuto modo di dar vita alla nuova revisione legale con contributi di rilevante importanza. Così come si è avuto un crescente numero di professioniste presenti nella vita associativa, dando anche un contributo intellettuale di rilievo. Un efficace ‘gioco di squadra’, ribadisce, ancora una volta, lo stesso Presidente Inrl Ciro Monetta ha voluto precisare: “I numeri raggiunti durante le recenti elezioni dei nuovi delegati dimostrano che i nostri iscritti apprezzano il lavoro che “la squadra” con tanti sacrifici e caparbietà, sta portando avanti. Il risultato ottenuto è una ulteriore spinta a proseguire nella nostra azione e a continuare a seguire con coerenza e forza il programma e i progetti che ci siamo prefissati. Sappiamo che ci attendono sfide impegnative, in uno scenario non privo di criticità e ostacoli, ma se resteremo uniti e concentrati sui nostri obiettivi, come abbiamo fatto sin dal nostro insediamento, l’INRL avrà sicuramente il successo che merita attraverso una continua crescita e sempre con costante innovazione.” Un’altra ambiziosa sfida che l’Inrl intende raccogliere ed ovviamente vincere è senza dubbio il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di giovani revisori legali nella vita dell’istituto: “Guardando gli ultimi dati statistici (pubblicati dal mef) sulla scelta dei giovani riguardo la libera professione, in genere, e quella della revisione legale in particolare – sottolinea Monetta – penso sia necessario e urgente intervenire sia all’interno delle università, sia attraverso la formazione post-laurea, al fine di far capire ai giovani laureandi e neolaureati l’importanza del ruolo del Revisore Legale, oggi una delle professioni emergenti. È importante far capire agli studenti ed ai neolaureati il lavoro che svolge il Revisore Legale, che è cosa completamente diversa rispetto al lavoro svolto dal commercialista. Proprio per questo l’Inrl proseguirà il lavoro già intrapreso, sin dal 2020, con le università pubbliche e private per concretizzare quei progetti, già in itinere, riguardanti percorsi formativi specialistici e master che si ritiene anche necessario debbano essere condivise con il Miur per i relativi riconoscimenti/equipollenza. Come rappresentanti di una categoria professionale ^protetta e regolamentata^ è nostra piena volontà non tradire le aspettative dei giovani. Pertanto, continueremo con la nostra politica di coinvolgimento in tutte le attività dell’inrl oltre ad affiancarli per dare loro la possibilità di confrontarsi e trovare insieme, sempre in una logica di squadra, nuove e più efficaci strategie, sia nello studio che nella conoscenza e nell’esercizio della professione. Questo perché crediamo fermamente che i nuovi protagonisti dell’innovazione e dello sviluppo della nostra professione non potranno che essere i nostri Giovani. Con questa consapevolezza vogliamo porre al centro i giovani con nostra ferma volontà di trasferirgli competenza tecnica, etica e autorevolezza, confidando nelle loro grandi qualità intuitive e innovative. L’istituto, si impegnerà, con tutte le proprie forze, a favorire e generare il grande fermento intellettuale dei giovani, coniugando modernità, dinamicità, interazione, crescita e sviluppo. Come ribadisco da sempre: “l’esperienza” deve essere al servizio delle giovani idee. Credo sia un nostro preciso dovere creare con i giovani le prospettive per poter conciliare due fondamentali dimensioni: la voglia di credere nel futuro e, al tempo stesso, l’imprescindibile attaccamento a una professione antica. Insomma, solidificare una categoria professionale che crede nelle proprie potenzialità, onorando la propria storia per investire sul futuro.”
Ed ai nuovi delegati provinciali il messaggio che Monetta ha voluto enfatizzare anche nel recente numero del periodico ‘Il Giornale del Revisore’ è fin troppo esplicito: “Anche se che ci portiamo ancora dietro gli strascichi dell’emergenza covid, non possiamo non rilevare la stortura di un sistema lobbistico, seppur limitato, che continua a portare avanti vecchie logiche che non fanno altro che avere solo effetti negativi sullo sviluppo delle professioni. Infatti, è palesemente dimostrato che l’unico effetto che hanno è quello di svuotare di contenuto le professioni contabili, anziché avere il pregio di creare professionisti sempre più qualificati. Pertanto, penso sia necessario continuare a lavorare tutti insieme in una prospettiva di unitarietà di intenti, collaborazione e condivisione tra le parti: questa è l’unica strada vincente per tutti i professionisti contabili.”
Nello scorrere la lunga lista dei nuovi delegati ci si rende conto del senso di continuità e nel contempo del forte segnale di rinnovamento che si è voluto dare con queste elezioni. Tra i delegati provinciali figura, ad esempio, la giovanissima Monica Mozzanica, ex atleta della nazionale di nuoto ed ora apprezzata professionista contabile nell’area di Lecco e Sondrio; o ancora l’altro giovane Luca Di Genova, delegato provinciale per L’Aquila e Teramo che vanta già una lunga esperienza professionale a livello internazionale. Accanto a loro, figurano apprezzati ‘decani’ come Vittorio Pulcinelli, delegato di Perugia, con una forte passione professionale per il terzo settore; e ancora Eugenio Veliconi, delegato di Como-Varese, Diletta Scaglia delegata di Brescia, Franco Tuffanelli, delegato di Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Giuseppe Siragusa, delegato di Bari-Brindisi, da diversi anni attivi associati all’istituto. A completare il quadro delle delegazioni sul territorio tante conferme come Tiziano Danieli, delegato di Venezia, da tempo membro della commissione esperti ISA presso il ministero dell’economia, Maria Letizia Scarfì delegata di Genova-La Spezia con una lunga esperienza di curatore fallimentare, liquidatore giudiziale e CTU e Giuseppe Spizzirri, delegato di Cosenza, docente, formatore di mediatori e presidente della commissione esami agenti di affari. Agli altri delegati che purtroppo non è possibile menzionare tutti in questo spazio, l’augurio dei vertici Inrl di un proficuo lavoro sul territorio.
Revisori News
Entro il 28 settembre le domande di ammissione alla sessione d’esame per l’abilitazione alla professione di revisore legale
E’ stato pubblicato il bando della sessione d’esame per l’abilitazione alla professione di revisore legale per il 2023. Prevista una prova scritta con tre quesiti a risposta aperta e una prova orale. I candidati in possesso dei requisiti devono presentare la domanda di ammissione entro la scadenza del 28 settembre. Il bandocon tutte le indicazioni e le istruzioni per presentare la domanda di ammissione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 agosto. L’esameconsiste nello svolgimento di una prova scritta, con la risposta a tre domande aperte, e di una prova orale che potrà essere svolta anche in videoconferenza. I candidatidovranno presentare la domanda di ammissione entro la scadenza del prossimo 28 settembre e procedere al pagamento del contributo per le spese d’esame dell’importo di 100 euro e della marca da bollo. Si tratta del primo esame di Stato che sarà disciplinato dal nuovo regolamento in vigore dallo scorso 1° luglio e previsto dal decreto n. 71/2023 del Ministero della Giustizia che modifica il vecchio regolamento al decreto n. 63 del 2016. Le nuove regole riguardano sia lo svolgimento delle prove sia la composizione delle commissioni esaminatrici. L’esame consiste nello svolgimento di tre prove scritte e una orale.
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Il revisore legale Antonio Rodella, iscritto Inrl, insignito dell’onoreficenza di Cavaliere della Repubblica
Prestigoso riconoscimento per il decano dei revisori legali, iscritto all’Inrl, Antonio Rodella che su proposta della Presidenza del Consiglio è stato recentemente insignito della distinzione onorifica di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Viva soddisfazione e congratulazioni espresse dal Presidente dell’istituto da tutto il Consiglio Nazionale Inrl.