concordato al restyling, pronto il modello del concordato preventivo biennale


Dal Sole24Ore.

Arriva in Parlamento lo schema di decreto legislativo contenente disposizioni integrative e correttive di alcuni aspetti della riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei ministri il 13 marzo scorso. Tra le novità – da attenzionare per contenuto e decorrenza – spiccano quelle riguardanti il concordato preventivo biennale (Cpb).

Un primo aspetto riguarda lo stop ai soggetti in regime forfettario a partire dal 1° gennaio 2025, per i quali, quindi, attraverso l’abrogazione degli articoli da 23 a 33 del Dlgs 13/2024, il 2024 resterà l’unico anno di applicazione, peraltro in forma sperimentale. Attualizzando i chiarimenti forniti in passato dalle Entrate, tuttavia, i soggetti che sono usciti dal forfait perché nel 2024 hanno superato i 100.000 euro di ricavi/compensi (non sono sufficienti gli 85.000 euro) dovrebbero poter aderire al Cpb 2025-2026 quali soggetti Isa.

La seconda novità, non rivolta al solo 2025 ma inserita a regime, riguarda la scadenza per l’adesione: non sarà più il 31 luglio (settimo mese dalla chiusura del periodo d’imposta) la data ultima per aderire al Cpb, ma il 30 settembre (nono mese), sempre però in maniera separata dalla presentazione del modello dichiarativo dell’anno precedente (diversamente da quanto accaduto nel 2024)…

(continua a leggere Il Sole24Ore del 10/04/2025)

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