Rottamazione Quinquies: i politici (Lega e Forza Italia) in pressing, mentre al MEF c’è prudenza per la verifica dei costi


Dal Sole24Ore.

Sulla quinta rottamazione delle cartelle fiscali che in questi giorni ha invaso la scena per la spinta del leader della Lega Matteo Salvini la politica preme per accelerare, mentre le tabelle di finanza pubblica suggeriscono di guadagnare tempo. Oggi è in programma il consiglio federale della Lega, presente (come sempre) il ministro dell’Economia Giorgetti, in cui Salvini rilancerà la «priorità assoluta» della nuova sanatoria per rispondere all’«emergenza nazionale» delle tasse. Forza Italia, che non vuole far passare la rottamazione come esclusiva leghista, rivendica di essere presentatrice di una «proposta di legge praticamente identica», aggiungendo che «ci sono tutte le condizioni per farla e perché il ministero dell’Economia la valuti positivamente».

Nelle stanze di Via XX Settembre, però, l’entusiasmo appare decisamente meno intenso, e si studiano le ipotesi tecniche per ridurre l’impatto sui conti pubblici di una proposta che, nella versione originale, chiederebbe coperture per 5,2 miliardi quest’anno e presenterebbe anche a consuntivo un costo sui 1,5 miliardi nonostante il gettito delle adesioni.

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