enti locali, raffica di adempimenti per gli organi di controllo


La pianificazione dell’attività di revisione rappresenta un passaggio fondamentale nell’organizzazione del lavoro degli organi di controllo degli enti locali. L’approvazione della legge di bilancio, insieme alle disposizioni normative che caratterizzano la fine dell’anno, richiede inevitabilmente una revisione e un adattamento delle attività pianificate. Anche per l’anno in corso, gli organi di revisione dovranno prestare particolare attenzione alle nuove normative e agli adempimenti introdotti, integrandoli nel proprio piano di lavoro.

Come sappiamo, il dm 24.12.2024 ha prorogato al 28 febbraio il termine per l’approvazione del preventivo. Il principale obiettivo della Manovra è quello di salvaguardare i nuovi equilibri di bilancio secondo le nuove regole dettate dai commi da 784 a 795. I revisori dovranno misurarsi sulla verifica della corretta quantificazione del contributo alla finanza pubblica richiesto anche agli enti locali.

A tale scopo sarà necessario esprimere un parere sulla variazione di bilancio per l’iscrizione del suddetto fondo alla missione 20 entro 30 giorni dalla pubblicazione del riparto dei contributi. Quest’ultimi, tra l’altro, saranno impegnati nei prossimi giorni per il parere da rendere sul Piao, la cui scadenza è fissata al 31 gennaio, termine posticipato a marzo per chi usufruirà della proroga nell’approvazione del preventivo.

Sul versante del comparto fiscale, la legge di bilancio (commi 750-752) consente agli enti locali di intervenire sulle aliquote e sugli scaglionidell’addizionale comunale Irpef entro il 15 aprile 2025, adeguandoli alla riforma Irpef.

Tali modifiche, spesso, richiedono un aggiornamento del relativo regolamento, che deve essere corredato dal parere obbligatorio dell’organo di revisione. In parallelo, occorrerà esprimersi anche sulle eventuali modifiche al regolamento del canone unico, poiché il comma 757 modifica il comma 821 della legge n. 160/2019, introducendo ulteriori aspetti che gli enti locali devono recepire.

In tema di proroghe, il decreto-legge n. 202/2024 non introduce cambiamenti significativi per l’attività degli organi di revisione degli enti locali. Tuttavia, merita attenzione il comma 3 dell’articolo 21, che abroga definitivamente l’obbligo, più volte prorogato, di esercizio associato delle funzioni fondamentali per i piccoli comuni. Questa novità potrebbe aprire la strada a una riflessione più ampia sulle motivazioni che avevano portato all’introduzione del comma 3-bisdell’articolo 234 del Tuel, norma che prevede l’inserimento di un revisore uniconegli enti partecipanti all’unione.

La caduta di tale obbligo potrebbe infatti spingere molti enti a rivedere le proprie scelte organizzative, con possibili impatti sul ruolo degli organi di revisione. Inoltre, il comma 659 dispone la proroga della sospensione del pagamento delle rate di mutuo per i comuni interessati dagli eventi sismici del 2016.

Sul fronte del personale, l’organo di revisione dovrà prestare attenzione alla certificazione del fondo integrativo. In tale ambito, i commi 124 e 125 della legge di bilancio introducono novità in tema di welfare integrativo: le risorse destinate a benefici di natura assistenziale e sociale, finora escluse, rientrano ora nel limite previsto dall’articolo 23, comma 2, del D.lgs. 75/2017. Questo cambiamento richiede una puntuale verifica per garantire il rispetto delle norme.

Parallelamente, occorre considerare il comma 779, che ridefinisce la nozione di maggior gettito derivante dai recuperi fiscali. Gli organi di revisionedovranno accertare la congruità delle somme da destinare all’incentivazione, assicurandosi che siano coerenti con le disposizioni normative.

In tema di fabbisogni di personale, il 2025 segna un cambiamento significativo: viene meno il doppio limite di controllo per la verifica della sostenibilità finanziaria delle capacità assunzionali, introdotto dal dm 17 marzo 2020 e valido fino al 2024. A partire da quest’anno, sarà sufficiente verificare il rispetto dei valori soglia determinati per classe demografica, semplificando così i criteri di monitoraggio.

Nell’ambito dell’attività di vigilanza, gli organi di revisione saranno chiamati a verificare la predisposizione entro la data del 28 febbraio del piano annuale dei flussi di cassa di cui al dl 155/2024, nonché a monitorare e supportare la predisposizione delle variazioni di bilancio necessarie per l’inserimento di nuove risorse previste dalla legge di bilancio. Parallelamente, sarà fondamentale tenere conto dei tagli ai contributi previsti dai commi 796-811, che richiedono una precisa valutazione dell’impatto finanziario e un’attenta revisione della programmazione economico-finanziaria degli enti locali.

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