Intelligenza artificiale: norme etiche per tutte le professioni tecniche


Dal Sole24Ore.

Estendere alle professioni ordinistiche e ai ministeri vigilanti l’Osservatorio sull’adozione di sistemi di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, prevedendo che gli Ordini introducano nei codici deontologici specifiche norme comportamentali per l’adozione e l’utilizzo degli strumenti intelligenti. 

È questa una delle proposte di ProfessionItaliane, l’associazione costituita dal Comitato unitario delle professioni e dalla Rete delle professioni tecniche in rappresentanza di 23 Consigli nazionali degli Ordini e oltre 2,3 milioni di professionisti che ha organizzato ieri a Roma un convegno su “Lavoro e IA: verso un futuro etico nei servizi pubblici e professionali”.

I professionisti si sono confrontati su due principi cardine, l’etica e la deontologia nell’uso dei sistemi digitali intelligenti a cui è strettamente collegata la trasparenza degli algoritmi. Proprio per garantire il rispetto di questi principi, l’associazione ha proposto di introdurre un sistema sanzionatorio per chi non rispetta i valori deontologici ed etici. Oggetto del confronto è stato anche il tema di come favorire l’equità sociale, permettendo ai soggetti “digitalmente fragili” di accedere ai sistemi di intelligenza artificiale prevedendo meccanismi per proteggerli da un abuso o utilizzo scorretto. «È necessario definire un sistema di regole e di policy – ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone – che facciano si che l’uso nel mondo del lavoro non accentui le disuguaglianze che oggi sono presenti, ma anzi ci aiuti a superare problemi storici che ci sono nel mercato del lavoro». L’associazione propone anche di incentivare il ruolo di terzietà dei professionisti ordinistici nei confronti della Pubblica Amministrazione, dei committenti pubblici e privati e dei cittadini riguardo all’adozione dei nuovi sistemi di IA, anche con riferimento agli appalti realizzati con l’ausilio delle nuove tecnologie. Con la presenza sempre più pervasiva dell’intelligenza artificiale, un elemento decisivo è l’aggiornamento delle competenze: ProfessionItaliane intende promuovere una formazione diffusa non solo per i professionisti, ma anche per chi deve utilizzare, realizzare e certificare sistemi di IA.

«Il futuro delle professioni passa attraverso la formazione e l’aggiornamento continuo – ha detto il presidente di ProfessionItaliane, Rosario De Luca-. È necessario promuovere una diffusione capillare delle competenze digitali e tecnologiche. L’obiettivo è quello di fornire ai professionisti gli strumenti per comprendere e utilizzare l’IA in modo etico, responsabile e produttivo. Solo attraverso un costante investimento sulle competenze possiamo garantire la competitività e la sostenibilità delle professioni nel lungo periodo».

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