Da ItaliaOggi.
La legge di bilancio 2025 segna una importante inversione di rotta rispetto al passato sul fronte della copertura degli oneri derivanti dai futuri Ccnl del personale dipendente della p.a., prevedendo a carico del bilancio dello Stato gli oneri per i rinnovi dei contratti dei trienni 2025-2027 e 2028-2030.
Tali oneri sono stati determinati per il 2025 in 1.755 milioni di euro, per il 2026in 3.550 e a decorrere dal 2027 in 5.550.
Nelle more della definizione del contratto 2025-2027, è stata prevista l’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale nella misura dello 0,6% dal 1.4.2025 al 30.6.2025 e dell’1% a decorrere dal 1.7.2025.
Per quanto concerne il triennio successivo 2028-2030, la legge n. 207 del 30.12.2024 autorizza, a copertura degli oneri per il Ccnl del personale statale, una spesa per il 2028 di 1.954 milioni di euro, per il 2029 di 4.027 e a decorrere dal 2030 di 6.112. Tali importi sono al lordo degli oneri previdenziali e dell’Irap.
Anche per regioni ed enti locali la legge n. 207/2024, prevede che gli oneri per il Ccnl 2025-2027 siano posti a carico dei rispettivi bilanci e che i relativi incrementi a decorrere dal 2025 prevedono un incremento sul monte salari del personale in servizio di circa l’1,8% per il 2025, del 3,6% per il 2026 e del 5,4%dal 2027.
Gli organi di revisione di regioni ed enti locali, nel rispetto anche del principio contabile applicato 4.2, sono tenuti ad accertare che gli oneri del Ccnl 2025-2027 siano correttamente quantificati ed accantonati nella missione 20 dei bilanci 2025-2027.
In sede di approvazione della legge di bilancio, accogliendo le richieste di Anci, è stata abrogata la norma che prevedeva la limitazione del turnover al 75% anche per regioni ed enti locali; pertanto, tali enti potranno assumere nel 2025applicando i meccanismi del dl n. 34/2019, mentre Unioni, Comunità Montane ed altri enti regionali potranno assumere al 100% del turnover.