Dal Sole24Ore.
Riparte la lotteria dei revisori degli enti locali. Fino al 16 dicembre sarà possibile rinnovare l’iscrizione o iscriversi per la prima volta al Registro dei revisori degli enti locali per il 2025, gestito dal ministero dell’Interno e sperare di essere sorteggiati. Ma, visto il numero dei posti a disposizione e i tanti candidati, le speranze in molti casi sono poche. In particolare al Sud: in Campania, Calabria e Puglia, il numero dei revisori soprattutto in prima fascia, ovvero per i Comuni con meno di 5mila abitanti in cui questo ruolo è monocratico, è talmente alto da ridurre al minimo le probabilità di una estrazione.Per ognuno dei 343 incarichi in fascia 1 in Campania, ad esempio, ci sono otto potenziali candidati, il doppio in Puglia. Così anche nella fascia 2, da 5mila a 15mila abitanti. Ma va peggio in fascia 3, quella degli enti sopra i 15mila abitanti, in cui l’incarico è affidato a un collegio di tre professionisti, di cui uno, il presidente, nominato dall’ente e due a sorteggio. In Calabria ad esempio per 44 posti (in 22 Comuni) si sfidano in 488.
Al contrario, il calcolo delle probabilità è molto più favorevole in Lombardia grazie anche agli oltre mille Comuni in fascia 1 a disposizione di 1.035 aspiranti. Ma anche qui essendo il sorteggio del tutto casuale, qualcuno può venir sorteggiato anche più volte e qualcun’altro mai. Per il presidente, poi, i criteri di scelta variano dall’affidamento diretto alla selezione con bando.
Questi meccanismi non convincono i diretti interessati. E infatti la disaffezione è lenta ma costante: nel 2012, primo anno dell’elenco – valido solo per le Regioni a statuto ordinario – erano 4.156 gli iscritti, saliti a oltre 17mila quattro anni dopo. Da allora è iniziata la frenata e oggi sono rimasti in 13.763. Di questi solo 6.175 hanno i titoli, tra cui l’esperienza pregressa maturata, appunto, con incarichi assegnati a sorteggio, per aspirare a posizioni più complesse e meglio remunerate…