Cooperative compliance, verso la definizione dei profili professionali dei certificatori


Dal Sole24Ore.

Il regolamento sui requisiti dei professionisti per il rilascio delle certificazioni relative alla cooperative compliance è ormai in dirittura d’arrivo. Dopo il parere del Consiglio di Stato e il via libera del Mef manca ormai solo l’ok del ministero della Giustizia per portare al traguardo il provvedimento. Provvedimento che è necessario per far partire le nuove regole sulla cooperative compliance. Dopo questo regolamento, a stretto giro, arriveranno, infatti, le linee guida sui sistemi di rilevazione del rischio fiscale e le regole sulla formazione dei professionisti che sono chiamati a mettere il “bollino blu” ai sistemi di controllo che caratterizzeranno le società che aderiranno al nuovo meccanismo di adempimento collaborativo.

Il tema è stato al centro anche dell’incontro che si è svolto martedì a Corato (Bari) presso la sede del Gruppo Casillo e che è stato dedicato al «Regime di adempimento collaborativo e l’adozione del Tcf come strumento di rafforzamento dell’organizzazione aziendale: un’opportunità per le imprese, una nuova attività per i professionisti». Il convegno è stato il terzo appuntamento del giro d’Italia che Il Sole 24 Ore, Confindustria e Deloitte stanno dedicando alla comprensione e all’approfondimento dei meccanismi della cooperative compliance. Strumento che dovrebbe costituire, nel disegno della riforma fiscale, uno dei meccanismi di cambiamento del rapporto fra Fisco e contribuente in stretto collegamento, per esempio, con lo stesso concordato preventivo che si chiude oggi. Il prossimo appuntamento è previsto per il 7 novembre a Venezia.

I lavori sono stati aperti dal saluto di Annabella Cascione, vice presidente di Confindustria Bari-Bat, che ha sottolineato la rilevanza che può avere la cooperative compliance per il futuro dei rapporti fisco-imprese. Giorgio Bonanno, adviser fiscalità diretta e internazionale di Confindustria, ha tracciato il quadro dell’evoluzione normativa dell’istituto. Poi Elena Barbiani, partner Sts Deloitte, e Beatrice Cassinari, partner Deloitte, si sono soffermate su come procedere in azienda nella costruzione del Tcf. A Luca Miele, of counsel Sts Deloitte, il compito di prefigurare il ruolo rilevante dei professionisti nella certificazione del Tcf (proprio in attesa del via libera ormai imminente al regolamento Mef-Giustizia), mentre Lia Giusi Reitano, of counsel Deloitte, ha delineato le modalità di contatto fra Agenzia e contribuenti. Di rilievo, infine, la testimonianza di Pasquale Casillo, Presidente di Casillo Partecipazioni Spa, sulle modalità attraverso le quali la società ha organizzato i prop

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