Dal Sole24Ore.
Due le dimensioni da considerare per valutare l’impatto dell’IA nel campo delle acquisizioni e fusioni (“M&A”): da una parte, come il mondo M&A (Mergers and Acquisitions) abbia recepito l’espansione del mercato dell’IA, e dall’altra come gli avanzamenti tecnologici abbiano influenzato la pratica professionale degli avvocati M&A.
Sul primo punto, l’espansione del mercato dell’IA ha immediatamente impattato le operazioni M&A a livello globale. Come riportato dalla think tank Institute for Mergers, Acquisitions & Alliances in un report del 2024, nel 2021 l’industria IA ha registrato un volume record di operazioni tra fusioni e acquisizioni pari a 137, per un totale di 24 miliardi di dollari. Questo è stato, tuttavia, solo un picco: nel 2022 le fusioni e acquisizioni hanno raggiunto un valore aggregato di 2,3 miliardi di dollari, con 121 operazioni e una riduzione del valore totale del 90%, mentre nel 2023 l’istituto ha riportato 104 operazioni pari a 4,9 miliardi di dollari. Per la prima metà del 2024, il Boston Consulting Group riporta dati di ripresa e di aumentata fiducia per le operazioni M&A nel settore IA, con incrementi rispetto allo stesso periodo.
L’adozione di misure più o meno vincolanti di regolamentazione dell’IA a livello internazionale con l’adozione della Convenzione Quadro sull’IA del Consiglio d’Europa, nell’Unione Europea con il relativo regolamento (di cui alcune sezioni già in vigore a partire da settembre 2024) e in giurisdizioni come quelle statunitense (si veda il «Blueprint for an AI Bill of Rights») e inglese (si veda il foglio bianco «AI regulation: a pro-innovation approach») sembrano aver dato fiducia agli operatori del mercato. L’IA è qui per rimanere, e le nuove regole danno lungimiranza e sostenibilità al settore. Allo stesso tempo, bisognerà osservare come queste concentrazioni di potere e mercato si interfacceranno con le regole della concorrenza, e il loro impatto sui consumatori.