Nell’intervista a Gianluca Gramegna, responsabile della sostenibilità del Gruppo ERG evidenziato il ruolo cruciale del controllo interno
Da tempo intorno al concetto di ‘sostenibilità aziendale’ si è animato un dibattito non solo accademico e si sono realizzati corsi di formazione per adeguare la preparazione di professionisti contabili al fine di comprendere al meglio la materia. Dunque la sostenibilità è diventata una parte integrante delle strategie aziendali, con un impatto significativo sulla pianificazione strategica, sulla gestione dei rischi e sulla rendicontazione. Un esempio importante è quello del Gruppo ERG. Recentemente la docente dei corsi di alta formazione dell’istituto, Simona Pastorino, ha avuto modo di incontrare e interloquire con il responsabile della sostenibilità del gruppo erg, Gianluca Gramegna, soprattutto per contestualizzare il ruolo strategico della sostenibilità nel business.
Come si è evoluta la normativa riguardo alla sostenibilità?
“Negli ultimi anni, la normativa sulla sostenibilità ha visto significativi sviluppi a livello globale e regionale. L’Unione Europea ha introdotto il green deal europeo, puntando alla neutralità climatica entro il 2050 e stabilendo obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni. Governi, istituzioni e imprese hanno dimostrato crescente attenzione verso il tema della sostenibilità con significativi sviluppi. La finanza sostenibile è stata promossa attraverso regolamenti come quello sulla tassonomia dell’UE, che definisce criteri per determinare se un’attività economica è ambientalmente sostenibile. La Direttiva sul Non Financial Reporting (nfrd) è stata aggiornata con la Corporate Sustainability Reporting Directive (csrd), ampliando l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità a più aziende e richiedendo dati più dettagliati e comparabili. Ora la nuova csrd richiede maggiore focalizzazione nella definizione degli obiettivi di sostenibilità di breve / medio / lungo termine, da sintetizzare in un Piano di Sostenibilità in grado di cogliere tutte le tre dimensioni ad esso associate: ambientale, sociale e di Ggovernance (esg), nonché nel monitoraggio e nella loro rendicontazione secondo specifici ‘kpi’ misurabili e consuntivabili in maniera chiara e trasparente.”
Come è cambiato il concetto della sostenibilità nelle aziende?
“Di fatto la sostenibilità negli ultimi anni ha assunto sempre più un ruolo centrale nelle strategie aziendali integrandosi con la strategia di business, mentre nel passato era vista principalmente come la risposta ad una richiesta di rendicontazione “di compliance”. Proprio per il ruolo strategico assunto dalla sostenibilità, tutte le imprese dovrebbero integrare le loro strategie ‘esg’ nelle strategie di business. Nello stesso modo i temi esg dovrebbero poi essere integrati in tutti i processi aziendali, prevedendo la definizione di obiettivi chiari e misurabili da monitorati nel tempo e rendicontare. Questo approccio non solo permette di ridurre l’impatto ambientale, promuovere il benessere sociale e migliorare la governance aziendale, ma permette anche di soddisfare le aspettative degli stakeholder, migliorando la reputazione delle imprese e può generare vantaggi competitivi e attrarre investimenti sostenibili”
Quale è, oggi, il ruolo del responsabile della sostenibilità?
“Il responsabile della sostenibilità coordina il processo di definizione della strategia di sostenibilità, e fornisce un supporto a tutto il management aziendale effettuando analisi di settore e benchmark e fornendo una vista sulle “best practices di riferimento”. Nel caso del gruppo ERG, team trasversali composti da circa quaranta persone ricevono appunto i risultati di questi benchmark sulla base dei quali definiscono, secondo un approccio di network company, gli obiettivi di sostenibilità che sono pienamente integrati nella strategia del gruppo. Anche la rendicontazione è una parte essenziale dell’attività perché gli obiettivi di sostenibilità devono essere misurabili e basati su ‘kpi’ definiti. La “regina” della rendicontazione esg è la “dichiarazione non finanziaria” (di seguito “dnf”) che è il documento centrale che fornisce informazioni dettagliate in ambito esg sulle strategie di sostenibilità e sulla rendicontazione degli obiettivi raggiunti. Inoltre, la dnf nel nostro caso risponde anche alle richieste che arrivano da parte delle agenzie di rating esg che valutano la nostra performance esg in maniera “indipendente”. Il gruppo Erg considera le loro valutazioni (tutte “unsolicited”) come un’importante opportunità di miglioramento delle performance di sostenibilità. Nel 2023 il posizionamento del gruppo in tutti i principali rating esg ha consentito di mantenere la fascia di “leadership”.
Quali sono le responsabilità in relazione all’attestazione della rendicontazione sulla sostenibilità?
“La nuova csrd prevede due figure responsabili di attestare la rendicontazione sulla sostenibilità: il “dirigente preposto alla rendicontazione di sostenibilità” (figura prevista solo per le società quotate) e il “revisore di sostenibilità”. Riguardo alla prima figura si tratta di una persona che deve essere “dotato di specifiche competenze in materia di rendicontazione di sostenibilità” e deve essere responsabile di garantire che la stessa rendicontazione sia redatta in conformità alla legge. Nel caso del revisore della sostenibilità, dal momento che la rendicontazione di sostenibilità è soggetta a un’apposita attestazione di conformità da parte di un revisore legale o di una società di revisione, deve essere un professionista iscritto al registro e in possesso di requisiti professionali necessari per lo svolgimento dell’attività di assurance di sostenibilità”.
Questi due passaggi fanno emergere un aspetto importante che vale la pena sottolineare e cioè che le figure deputate a dare la rendicontazione di sostenibilità sopra indicate, devono essere sempre e comunque in possesso di adeguate competenze professionali in ambito di sostenibilità, a ribadire la complessità delle tematiche esg trattate che rientrano nella rendicontazione di sostenibilità.
E quali sono oggi i principali obiettivi del piano di sostenibilità del Gruppo ERG?
“Il piano industriale 2024 – 2026 integra al suo interno il piano esg, allineato ai sustainable development goals delle nazioni unite. Facendo leva sugli importanti risultati raggiunti nel periodo 2021-2023, l’impegno di ERG rimane orientato alla creazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder. Il Piano esg del gruppo è sempre strutturato nei 4 pilastri, planet, people, engagement e governance. Nel planet, l’obiettivo principale è la strategia di decarbonizzazione (net zero al 2040 approvato da science based target initiative), confermata dagli importanti risultati raggiunti nel 2023, essendo ormai net zero per le emissioni dirette (scope 1) e indirette (scope 2). A questa si affiancano gli obiettivi sulla ‘circular economy’ e sul ‘natural capital preservation per minimizzare gli impatti su ambiente e biodiversità. Per l’engagement abbiamo l’obiettivo di condividere la creazione di valore a livello di gruppo sia nei territori nei quali operiamo, ma anche in aree in via di sviluppo (es. paesi africani) supportando le organizzazioni no profit con progetti di riutilizzo dei nostri pannelli in ottimo stato di funzionamento. Il progetto Erg Academy è trasversale ai pillar people ed engagement. Avviata nel 2023, promuove sia la formazione interna delle nostre persone che quella della next generation per accompagnare un’evoluzione culturale sulla transizione energetica e raggiungere una dimensione più internazionale in linea proprio con la crescita di ERG. Inoltre, la nostra attenzione è sempre stata focalizzata a garantire i massimi standard in ambito hse (health, safety, environment), per quanto riguarda la sicurezza delle nostre persone e di tutte quelle che sono impegnate presso i nostri impianti. È per questo motivo che continuiamo a definire e monitorare obiettivi specifici hse collegati anche ai sistemi incentivanti di tutto il management aziendale. La governance ricopre ovviamente un ruolo fondamentale. Negli anni abbiamo sempre lavorato al rafforzamento e in questo piano puntiamo al miglioramento, sia dal punto di vista della trasparenza fiscale sia della supply chain, e nell’it dove puntiamo ad ottenere la certificazione dei nostri sistemi ict (information and communications technology).”
In conclusione la sostenibilità è diventata una parte integrante delle strategie aziendali, con un impatto significativo sulla pianificazione strategica, sulla gestione dei rischi e sulla rendicontazione. Ed in tale ottica il gruppo Erg rappresenta un esempio di come le aziende possano integrare la sostenibilità nei loro piani industriali nell’ottica di una creazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder. Una intervista ‘illuminante’ che per Simona Pastorino rappresenta l’esempio pratico di come si possono declinare i parametri della sostenibilità, e come per le imprese, specialmente quelle quotate, la pianificazione strategica della sostenibilità risulti fondamentale. Le banche richiedono sempre più spesso piani di sostenibilità per concedere finanziamenti e le imprese che entrano nella catena di fornitura di grandi società devono rendicontare i temi di sostenibilità..
Revisori News
Imminente una Direttiva UE con l’obbligo di redazione e pubblicazione dei bilanci anche per snc e sas Secondo attendibili voci provenienti da Bruxelles, sarebbe di imminente emanazione una nuova direttiva UE nella quale viene stabilito l’obbligo di redigere il bilancio e pubblicarlo presso il Registro delle Imprese anche per tutte le società di persone di tipo commerciale (sic, snc, sas). Tale obbligo dovrà essere regolamentato dagli Stati membri entro 2 anni dall’entrata in servizio della direttiva e reso cogente entro 30 mesi. Sarebbe la principale novità contabile contenuta nella direttiva recante “Modifica delle direttive 2009/102/ce e 2017/132/ue” per quanto concerne l’ulteriore ampliamento e miglioramento dell’uso di strumenti e processi digitali nel ‘diritto societario’. La direttiva UE, sottoposta a procedura di rettifica del regolamento del parlamento UE, avrebbe lo scopo di migliorare la trasparenza e la fiducia nel contesto imprenditoriale, sviluppare servizi pubblici transfrontalieri