Pnrr-PA (enti locali): dalla Ragioneria Generale dello Stato arrivano le anticipazioni maggiorate del 30% del valore dell’opera


Dal Sole24Ore.

Parte ufficialmente la macchina delle anticipazioni maggiorate al 30% del valore dell’opera per gli investimenti del Pnrr. La circolare 21/2024 diffusa ieri dalla Ragioneria generale dello Stato detta le istruzioni per ottenere l’assegno, che arriverà solo sulla base di richiesta completa da parte delle amministrazioni: in caso di esito positivo, i fondi dovranno ordinariamente arrivare sui conti entro 30 giorni dall’istanza.

Si dovrebbe così chiudere l’architettura delle regole di un dossier che impegna da oltre un anno il ministero dell’Economia e le Pa impegnate nel Pnrr. Il problema da risolvere è rappresentato dai buchi di liquidità che si creano normalmente per la differenza fra le richieste delle imprese esecutrici, che Codice appalti alla mano (nel nuovo Codice l’articolo è il 125 del Dlgs 36/2023) per partire puntano a benzina finanziaria fino al 30% del valore complessivo dell’intervento, e l’aiuto in arrivo dai fondi Pnrr, che nell’ampia maggioranza dei casi si è fermato fin qui al 10% del costo totale dell’opera. Questo disallineamento, soprattutto nel caso delle amministrazioni locali medio-piccole e caratterizzate da una cassa più o meno tirata, ha rappresentato un ostacolo non banale nella gestione delle fasi di avvio dell’esecuzione effettiva degli interventi del Pnrr. Già lo scorso anno la Ragioneria generale aveva provato a spingere, tramite la circolare 19/2023, la leva delle anticipazioni maggiorate facendo rientrare fra le «circostanze eccezionali» che le giustificavano anche le richieste delle imprese ex Codice appalti. Ma il tentativo non ha avuto il successo sperato, tanto che l’anticipazione Pnrr al 30% è stata ora prevista per norma primaria dall’articolo 11 del Dl 13/2024, a cui ora Via XX Settembre dà attuazione operativa.

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