Dal Sole24Ore. Arriva la proposta di un nuovo schema di bilancio per quelle realtà iscritte nella sezione «enti filantropici» del Registro unico nazionale che, a differenza della generalità degli altri enti del terzo settore, si contraddistinguono, per lo svolgimento di attività di natura «erogativa», traendo le proprie risorse in gran parte da contributi pubblici e privati, donazioni e lasciti testamentari, rendite patrimoniali e raccolta fondi. In tale contesto, tenuto conto delle specifiche modalità di svolgimento delle attività di interesse generale previste per gli enti filantropici – nonché in un’ottica di maggior trasparenza – il Consiglio nazionale avanza delle proposte di revisione degli attuali schemi di bilancio. In primo luogo, viene proposto di integrare la sezione «immobilizzazioni» dell’Attivo patrimoniale andando a specificare le attività immobilizzate, accompagnate da una corrispondente riserva vincolata a patrimonio netto. Ciò permetterebbe di individuare con precisione l’attivo vincolato, come immobili, collezioni o partecipazioni donate, facilitando altresì la gestione contabile delle oscillazioni di valore di tali asset. Quanto agli investimenti filantropici, la cui fiscalità è stata di recente analizzata dall’agenzia delle Entrate (risoluzione 75/2023), si propone di inserire nella sezione «Immobilizzazioni finanziarie» apposite voci per identificare con maggiore chiarezza le partecipazioni, i crediti e gli altri strumenti finanziari aventi natura di «investimento filantropico».