Partirà il prossimo 12 marzo il corso di preparazione predisposto dall’Inrl per l’esame di abilitazione e avvicinamento all’esame di abilitazione professionale per revisore legale organizzato dal MEF. Il corso, promosso dall’Inrl in collaborazione con Nexi Audirevi, si articolerà in 52 ore, diviso in tre moduli, il primo riguarderà il modulo di revisione, il secondo sarà il modulo di contabilità ed il terzo modulo sarà composto da materie di diritto, dal fallimentare a quelli civile e commerciale. Il percorso di preparazione è rivolto agli ammessi alle prove scritte dell’esame di idoneità professionale all’esercizio della revisione legale ma non solo, anche a tutti i tirocinanti che non parteciperanno a questa sessione ma intendono prepararsi al meglio per la sessione del prossimo anno, con l’auspicata entrata a regime dell’esame annuale. Come ha già avuto modo di evidenziare il Presidente dell’Inrl, Luigi Maninetti: “Grazie al contributo dei nostri docenti di alto livello professionale con esperienze anche dirette all’interno delle commissioni, il corso si pone come obiettivo non quello di formare pienamente i candidati, vista la mole di potenziali argomenti oggetto d’esame, ma di prepararli al meglio all’esame che andranno ad affrontare indicando le aree da approfondire personalmente e mettendosi a disposizione per chiarimenti ed approfondimenti anche in diretta approfittando della modalità tramite Google meet che metterà direttamente in contatto docenti e candidati all’esame.”
La segreteria dell’istituto precisa poi che gli incontri saranno comunque tutti registratiper permettere agli iscritti al corso di recuperare anche successivamente le lezioni eventualmente perse o che si vogliono approfondire e riascoltare. L’intero corso è completamente gratuito per tutti gli iscritti all’istituto mentre è a pagamento per gli altri candidati. Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni si può contattare direttamente la segreteria dell’istituto (email segreteria@revisori.it) mentre per chi volesse già iscriversi, sul sito dell’Inrl è a disposizione un apposito modulo di iscrizione. E sempre nei prossimi giorni partirà anche il programma di Alta Formazione, con docenti di grande profilo, che attende soltanto il via libera del mef per l’accreditamento. E’ stata anche rinnovata la convenzione con Csel che garantisce a tutti gli iscritti Inrl la formazione gratuita relativa alla revisione per gli enti locali.
Al webinar del mercoledì il tema caldo del controllo interno dell’impresa
E proseguono con successo anche gli appuntamenti del webinar gratuito del mercoledì che nell’ultima sessione ha trattato il tema caldo dei rischi contabili e del controllo interno dell’impresa. Dalla fine del 2022, infatti, l’attività di revisione contabile dei bilanci deve tener conto dei nuovi principi isa che attengono i rischi legati ad errori significativi, siano essi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Sulle linee guida e le regole di base per definire al meglio l’operato del revisore, si è soffermata nel recente webinar gratuito del mercoledì organizzato dall’Inrl Simona Pastorino, delegata provinciale Inrl di Monza-Brianza e docente dei corsi di formazione Inrl che ha focalizzato l’attenzione su quelle che sono le responsabilità del revisore legate ai rischi di errori significativi, illustrando nel dettaglio ciò che sono le caratteristiche del processo d’identificazione e valutazione del rischio. Pastorino ha evidenziato l’importanza di approfondire la conoscenza dell’impresa in ogni dettaglio (natura, obiettivi e strategìe) e nel contempo seguire le procedure per la valutazione dei rischi: “In estrema sintesi il processo di identificazione e valutazione dei rischi include attività d’indagine presso la direzione e altre persone appropriate all’interno dell’impresa, incluse le persone nell’ambito della funzione di revisione interna (laddove tale funzione sia presente); include anche procedure di analisi comparativa ed ispezioni. Tali attività richiedono un approccio iterativo e dinamico legato alle specificità dell’impresa e del contesto in cui opera, al quadro normativo sull’informazione finanziaria applicabile; al sistema di controllo interno dell’impresa in considerazione del fatto che le risposte generali di revisione sono influenzate dalla comprensione dell’ambiente di controllo da parte del revisore. Ora, nell’acquisire tale comprensione – prosegue Pastorino – il revisore può sviluppare aspettative iniziali sui rischi che possono essere ulteriormente perfezionate nel corso del processo di identificazione e valutazione degli stessi. Di conseguenza, il principio di revisione 315, congiuntamente al principio di revisione ISA Italia 330, richiede al revisore di riconsiderare le valutazioni del rischio e di modificare le risposte generali di revisione e le procedure di revisione conseguenti sulla base degli elementi probativi acquisiti mediante lo svolgimento delle procedure di revisione ovvero se vengono acquisite nuove informazioni.” Da qui una ulteriore sottolineatura di Pastorino: “Il revisore deve porre attenzione al processo di (ri)definizione delle procedure di revisione contabile la cui natura, tempistica ed estensione sono determinate in risposta ai rischi di errori significativi identificati e valutati a livello di asserzioni. In buona sostanza, in relazione al sistema di controllo interno, il revisore deve acquisire una comprensione degli aspetti del controllo interno, giudicati rilevanti per la revisione contabile. La rilevanza ai fini della revisione di un controllo, singolarmente o in combinazione con altri, è oggetto di giudizio professionale da parte del revisore. Le attività di controllo sono l’applicazione delle politiche e delle procedure che garantiscono l’attuazione delle direttive impartite dal management.”
Pastorino si è poi soffermata sull’importanza di valutare la configurazione dei controlli in relazione ai principali processi aziendali, ovvero il ciclo attivo, il ciclo passivo, il ciclo tesoreria ed il payroll, e verificare se sono stati messi in atto.
“Nelle PMI – conclude Pastorino – in presenza di un carente sistema di controllo interno legato a un tema di dimensione organizzativa, risulta fondamentale per il revisore sensibilizzare la direzione nell’implementazione di un’analisi dei rischi tesa ad identificare e valutare i principali rischi nel contesto in cui opera l’impresa e nella predisposizione di un corpo procedurale. Risulta utile, in assenza di specifiche procedure, anche la presenza di sistemi di gestione conformi alle norme ISO, come ad esempio la certificazione della qualità ISO 9001.”
Revisori News
Paolo Brescia (Tesoriere Inrl e Assoprofessioni), in audizione alla Commissione Lavoro della Camera: “L’I.A. negli studi è una risorsa ma ci vuole formazione.”
Nel corso di un suo intervento in audizione alla Commissione Lavoro della Camera, il tesoriere Inrl e coordinatore del centro studi Assoprofessioni Paolo Brescia ha sottolineato che: “L’impatto dell’Intelligenza artificiale sul mondo del lavoro non sarà di sostituzione ma prevalentemente di collaborazione, soprattutto per gli studi professionali. Ad esempio rispetto alla fatturazione elettronica, l’Intelligenza Artificiale nel campo economico aziendale, permette di avere proiezioni finanziarie ed economiche e grazie all’interscambio dei dati sarà in grado di ridurre la possibilità di errore. Il punto più delicato sarà , invece, l’impatto sociologico su cui la politica dovrà intervenire. L’I.A. comporterà, infatti, un appiattimento delle capacità cognitive di studenti e lavoratori, per cui sarà necessario intervenire sulla formazione e sviluppare sistemi migliori di valutazione del merito.”
Pnrr e imprese: per ottenere il bonus 5.0 richiesta la certificazione delle spese a cura del revisore legale
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2 marzo scorso è stato pubblicato il decreto-legge “Pnrr”, n. 19/2024, che introduce, all’art. 38, il credito d’imposta per investimenti Transizione 5.0. Tra i vari adempimenti, si introduce l’obbligo della certificazione contabile finora non prevista per gli investimenti in beni strumentali e si conferma quello dell’indicazione della norma agevolativa sulla fattura, sui DDT e sugli altri documenti. Viene dunque esplicitamente richiesta una certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti, al fine di attestare l’effettivo sostenimento delle spese e la loro corrispondenza alla documentazione contabile. E’ bene sottolineare che si tratta della nota “certificazione contabile”, ad oggi già prevista per il credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione ma mai richiesta, finora, per gli incentivi a supporto degli investimenti in beni strumentali.