Egregi Colleghi ed Iscritti,
come ricorderete la nostra associazione il 1° febbraio scorso ha trasmesso ai Ministeri interessati una lettera aperta con l’intento di sensibilizzare le Istituzioni sulla necessità di indire al più presto e con regolarità sessioni di esame per l’abilitazione all’esercizio della professione di Revisore Legale.
Si tratta di problematica seria, quella che abbiamo voluto affrontare, perché la mancanza di regole certe si traduce in un ostacolo all’accesso alla professione, che a sua volta riversa i suoi effetti negativi su tutti coloro che aspirano a divenire professionisti della Revisione Legale ed in modo particolare sui giovani colleghi.
Ci è giunta notizia che la stessa iniziativa è stata assunta da UNRL con un modus operandi davvero spiacevole.
Anche UNRL, che persevera nell’autodefinirsi impropriamente ed incomprensibilmente “associazione maggiormente rappresentativa” (pur contando, senza voler fare polemiche, su un numero di aderenti di molto inferiore al nostro), e lasciando intendere di far risalire le sue origini a più di 60 anni fa (quando invece è stata costituita nel 2008 rimanendo “in sonno” fino a poco fa), ha trasmesso una nota sullo stesso argomento agli stessi destinatari.
Pur avendolo fatto successivamente a quella trasmessa dalla nostra associazione, ha apposto sulla nota la data del 31 gennaio 2024, evidentemente con l’intento di assumersi la paternità del primo intervento su questo tema.
Per quanto ci riguarda riaffermiamo, come abbiamo sempre fatto agendo di conseguenza, che la tutela degli interessi della categoria non è una gara nella quale conta arrivare primi, ma un preciso impegno istituzionale nel quale è importante raggiungere risultati concreti, per tutti i Revisori Legali che siano o meno iscritti alla nostra associazione o ad altre.
Evidentemente, tuttavia, non tutti la pensano allo stesso modo.
Per inciso segnaliamo che la nota di UNRL riproduce pedissequamente i passi salienti della lettera trasmessa dalla nostra associazione, il che non può che renderci orgogliosi per l’evidente riconoscimento dell’incisività del nostro lavoro, cosa per la quale ringraziamo i responsabili di questa associazione di colleghi.