PNRR: la relazione semestrale del Ministro Raffaele Fitto in 8 capitoli


E’ stata presentata e depositata ai primi di giugno la terza relazione semestrale sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La relazione analizza in piena trasparenza il PNRR italiano rispetto alla sua composizione, al finanziamento, al confronto con l’Europa, allo stato di attuazione finanziaria, agli open data, alla revisione e introduzione del capitolo RePowerEU e alle criticità attuative, legate a cambiamenti oggettivi intercorsi negli ultimi mesi, quali l’aumento dei prezzi e la debolezza delle strutture amministrative.

L’intento del lavoro fin qui svolto, ossia quello di rilevare le difficoltà registrate nella fase di attuazione del piano, ha uno scopo ben preciso: trovare le soluzioni per il pieno raggiungimento degli obiettivi finali. Tale lavoro sarà svolto nell’ambito della nuova organizzazione della Cabina di regia che assicura un diretto coinvolgimento e confronto con il partenariato economico sociale.         Nel processo di revisione e aggiornamento del Piano, il Governo intende perseguire un proficuo confronto parlamentare, con l’intento di garantire la massima trasparenza nella rendicontazione dei risultati raggiunti e nella rappresentazione dello stato di attuazione di riforme ed investimenti. La puntuale descrizione dell’attività svolta, con riferimento a tutte le linee di intervento, intende mettere a disposizione del Parlamento uno strumento di valutazione dei progressi verso il conseguimento degli obiettivi finali del Piano. 

La relazione è stata presentata in Consiglio dei Ministri dal Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione,il Sud e il PNRR, Raffaele Fitto. 

Nel primo capitolo della relazione sono illustrate le principali caratteristiche del Piano italiano, la sua genesi e composizione, evidenziandone l’articolazione ed i profili di complessità. Particolare attenzione è stata dedicata alla descrizione delle fonti di finanziamento, suddivise in prestiti e sovvenzioni, che sono state analizzate nel dettaglio, per singola misura e singola annualità.

Il secondo capitolo illustra un ampio confronto del Piano Italiano con i Piani presentati dagli altri Paesi europei.

Il terzo capitolo elenca i 55 obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2022, con particolare riferimento a tutti gli atti adottati dal Governo per consentire il pieno raggiungimento degli stessi.

Il quarto capitolo analizza nel dettaglio i traguardi e gli obiettivi con scadenza nel primo semestre 2023 e le azioni in corso per conseguirli. 

Il quinto capitolo illustra lo stato di attuazione finanziaria del Piano, il più importante tra quelli presentati dagli Stati membri dal punto di vista delle risorse stanziate. 
Viene anche fornito un aggiornamento su Regis e open data e, soprattutto, la prospettiva di future pubblicazioni in grado di rafforzare la trasparenza delle informazioni e la centralità del portale Italiadomani. Il capitolo evidenziala destinazione della quota del 40% al SUD.

Nel sesto capitolo sono esposti gli interventi normativi effettuati, in particolare con il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito con modificazioni dalla legge 21 aprile 2023, n. 41 , per rafforzare l’attuazione del PNRR, ed è descritta la nuova governance del Piano.  

Il settimo capitolo effettua una analisi delle difficoltà attuative registrate nell’attuazione del Piano riconducibili al conflitto armato in Ucraina. L’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e le diffuse difficoltà di approvvigionamento delle stesse hanno prodotto una serie di effetti negativi sull’economia e sui contratti pubblici, con inevitabili riflessi sui prezzari utilizzati dalle stazioni appaltanti per stabilire gli importi da porre a base d’asta nelle gare per l’affidamento delle prestazioni. 
L’attuazione del Piano ha risentito, inoltre, degli squilibri registrati sul mercato del lavoro e dei limiti nella capacità amministrativa dei soggetti attuatori nonché dell’elevata frammentazione degli interventi. 
Le principali criticità riscontrate nell’attuazione sono state classificate in macro-categorie riconducibili a fattori esterni di tipo oggettivo, quali l’aumento dei costi o l’interruzione delle forniture, a debolezze strutturali del sistema economico e a difficoltà normative, amministrative e gestionali.

L’ottavo capitolo presenta, infine, le proposte di revisione del PNRR necessarie a fronteggiare le criticità emerse nell’attuazione del Piano ed esposte nel capitolo precedente, in coerenza con le disposizioni europee in materia di modifica e aggiornamento dei Piani. Nel medesimo capitolo sono inoltre illustrate le nuove misure che il Governo intende proporre in attuazione dell’iniziativa RePowerEU, di cui al Regolamento (UE) 2023/435 del 27 febbraio 2023, che modifica il Regolamento 2021/241. 

L’iniziativa REPowerEU, in ragione delle difficoltà di approvvigionamento di energia sperimentate dall’Unione europea in seguito al conflitto in Ucraina, ha introdotto un nuovo quadro regolatorio che prevede la possibilità di modificare i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza con l’aggiunta di un capitolo dedicato alle nuove azioni volte a porre fine alla dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili russi. L’iniziativa mira a promuovere azioni coordinate di diversificazione delle fonti di approvvigionamento, accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili e promozione di nuovi comportamenti di risparmio energetico, supportati da tecnologie innovative. L’insieme dei criteri e delle modalità di aggiornamento dei Piani nazionali sono dettagliati nella Comunicazione della Commissione europea 2023/C 80/01 contenente gli “Orientamenti sui piani per la ripresa e la resilienza nel contesto di REPowerEU”, pubblicata in data 3 marzo 2023. In Italia le proposte in corso di elaborazione sono volte, in particolare, a rafforzare le infrastrutture necessarie a soddisfare le esigenze di fornitura del gas, a promuovere la decarbonizzazione dell’industria e a far fronte alla povertà energetica attraverso apposite misure a sostegno delle famiglie e delle imprese.

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