Su Italiaoggi l’intenso programma di formazione dell’Inrl nel 2022 con oltre 60 webinar e una analisi del delegato Luigi Esposti sul ruolo del revisore nella procedura dell’inventario


Consuntivo 2022 più che soddisfacente  per l’istituto nazionale revisori legali che nonostante le difficoltà legate alla pandemìa, è riuscito a portare a termine un ricco programma di aggiornamento professionale come ha evidenziato il vice presidente Inrl, Luigi Maninetti, referente della società di formazione: “Nel corso dell’anno, l’inrl ha organizzato oltre 60 eventi formativi e, moltiplicate per le centinaia di adesioni a evento, ha erogato un totale di 12mila ore di formazione; nel dettaglio 35 webinar gratuiti, svolti ogni mercoledì, i corsi sempre gratuiti del lunedì sulla contabilità e fiscalità, tenuti da Andrea Piatti del collegio revisori dell’istituto, e ancora  12 giornate di formazione specialistica,  corsi di alta formazione su Pnrr e per CTU, con decine di relatori, tecnici e accademici di alto profilo che hanno trattato tematiche di attualità. In termini percentuali – ha puntualizzato Maninetti – il 40% dei corsi è stato totalmente a carico dell’istituto mentre il 60% è stato erogato a pagamento, ma comunque a tariffe molto contenute per venire incontro alle esigenze dei colleghi revisori iscritti e non, con una audience media per singolo incontro che ha spesso superato le 120 presenze.” Uno sforzo ripagato, con significativi risultati in termini di nuovi scritti all’istituto. “Questo nostro approccio all’impegnativo programma di formazione, con un buon volume di webinar gratuiti che tra l’altro intendiamo riproporre anche nel 2023 – ha poi commentato il Presidente Inrl Monetta –  ha favorito anche un giudizio positivo da parte del Mef che ci ha visti non come una società che specula sulla formazione, ma come una seria associazione di categoria che agisce a favore dei propri iscritti, con una partecipazione attiva nelle commissioni in materia di isa e di aggiornamenti nei regolamenti sulla revisione.”

Monetta ha poi anticipato le azioni che l’istituto intende avviare nel 2023: “Forniremo aggiornamenti sulle novità relative alle materie più rilevanti per l’attività dei revisori legali. Al solo fine esemplificativo tutta la nuova normativa sulla crisi d’impresa, le novità sugli adeguati assetti organizzativi, l’applicazione degli Isa aggiornati, anche in virtù della scadenza del prossimo mese di aprile, che riguarda l’obbligo di revisione per le piccole e medie imprese. Dovremo tutti adoperarci affinché le aziende dove opereremo possano avere le dovute informazioni per ottemperare anche a vari obblighi. A tal proposito l’Inrl intende prendere contatti e avviare accordi di collaborazione con le più grandi organizzazioni datoriali, i principali sindacati d’impresa (Confindustria, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato)..”  

A chiusura del cn di dicembre, come ormai tradizione, si è svolta la cena di Natale  con momenti di grande emozione, presso il Ristorante “La Fontana” all’Anantara Palazzo Naiadi Hotel a Roma. Oltre 50 persone hanno partecipato alla serata e tra questi, i vertici dell’Inrl al gran completo con il Presidente Ciro Monetta, i Vice Presidenti Luigi Maninetti e Gaetano R. Carnessale, il Segretario Generale Katia Zaffonato, il vice segretario Claudio Rasìa, il Tesoriere Paolo Brescia, i consiglieri nazionali Giuseppe Castellana, Enzo Della Monica, Grazia Aloisi, Adolfo Santoni, il presidente del collegio revisori Inrl, Adriano Siuni, delegati provinciali e regionali. Ospiti graditi della serata il Vice Presidente del CNDCEC, Michele De Tavonatti e il Presidente del Collegio dei revisori dell’Ordine dei dottori commercialisti Amedeo Sacrestano, ed il professor Franco Rubino dell’Università di Calabria – era atteso anche il ragioniere generale dello stato ma non ha potuto partecipare. Nel corso della serata, si è svolta una premiazione con la quale l’Istituto ha voluto festeggiare alcuni dei più anziani iscritti all’Inrl, Antonio Rodella (classe 1936) associato da 50 anni, Leonardo Mastrorocco con 30 anni di iscrizione. Sono stati poi premiati per la dedizione all’istituto il vice presidente Inrl Luigi Maninetti, il consigliere nazionale Enzo Della Monica ed il delegato Carlo Ricciuti. Al termine dell’evento il Presidente dell’inrl, Ciro Monetta, ha voluto ringraziare tutti i consiglieri nazionali per il lavoro svolto, la segreteria dell’istituto per l’efficienza operativa e gestita con professionalità dal responsabile Kenny Padulano e da Alessia Alabiso. Il Presidente ha voluto anche ringraziare l’ufficio stampa per la puntualità, l’efficienza e la professionalità dimostrata “Grazie di cuore a Andrea Lovelock per la sua professionalità ma anche per la disponibilità e la dedizione che ha sempre avuto verso l’Istituto. Un ringraziamento particolare all’ing. Angelo Stradiotti per la sua dedizione e il grande impegno profuso per la ripartenza e la riaffermazione della nostra rivista ‘il giornale del revisore’ che, grazie alla sua passione e lungimiranza, ha raggiunto lusinghieri risultati”. Al termine della serata è stato consegnato un omaggio della ‘Sartoria Rossi’, sponsor dell’evento e una delle firme più prestigiose del made in italy, con boutiques in Italia e nel mondo. Oltre ad alcune ‘goloserie’ offerte da ‘delizie per il palato – Sarubbi srl’.

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Tempi di inventario, il delicato ruolo del revisore

Come di consueto, le imprese il cui periodo d’imposta coincide con l’anno solare, devono procedere alla valutazione del magazzino entro il 31 dicembre in relazione alle giacenze di merci, materie prime, semilavorati, prodotti in lavorazione, lavori in corso su ordinazioni, materie sussidiarie e di consumo e prodotti finiti. A tal proposito il delegato regionale Inrl della Lombardia Luigi Esposti sottolinea “L’organizzazione e lo svolgimento delle rilevazioni fisiche devono essere predisposti dalla società e il ruolo del revisore è principalmente diretto ad accertare che il lavoro sia svolto secondo quanto programmato e con metodi attendibili. Su questi metodi, il revisore deve esprimere il proprio parere e chiedere, se lo ritiene utile, la loro modifica per ottenere la necessaria attendibilità da inserire nella nota integrativa come da principio contabile OIC 13. La prima regola è verificare l’esattezza dei dati contenuti nella contabilità aziendale CO.GE. per rilevare la coincidenza tra quantità fisiche in magazzino e quelli presenti in contabilità e l’esistenza di beni in un determinato luogo ad una determinata data al fine di evidenziare eventuali differenze tra la quantità di merci rilevata contabilmente e quella effettivamente presente nel magazzino e che le merci siano di proprietà dell’azienda. L’inventario può riguardare tanto le rimanenze di magazzino quanto altre voci ad esempio i cespiti. Come modalità di rilevazione – annota sempre Esposti –  l’inventario viene effettuato una volta all’anno Il personale, assegnato ma non delegato, a supporto del revisore, deve essere istruito sull’area di competenza e non deve essere in possesso delle risultanze contabili presenti in contabilità. Gli stessi non devono essere coinvolti in aree su cui hanno prestato regolarmente il lavoro, e le persone addette devono essere divise in squadre di due o più persone coinvolgendo il personale di aree differenti dal proprio reparto coadiuvati da un impiegato amministrativo e, in caso di ulteriori conte successive alla prima, le squadre non devono verificare le operazioni rilevate precedentemente.”

Nel tabulato di rilevazione devono essere evidenziati i beni di proprietà della società, il loro stato di conservazione ed eventuali beni di terzi presenti nell’area. “Terminate le operazioni di rilevazione del magazzino e raccolte le schede di conta – sottolinea Esposti –  il revisore deve evidenziare le eventuali discrepanze con i dati contabili e redigere un fascicolo in cui vengono raccolti i documenti utilizzati nella rilevazione quali bolle in entrata / uscita dei beni dal magazzino e i tabulati contabili qualora sussista l’obbligo della tenuta delle scritture contabili ausiliarie di magazzino visto il Decreto-legge 146/2021 convertito con modifiche e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 301/2021, in merito alla contabilità di magazzino quando l’ammontare dei ricavi sia superiore a  5.164.000 euro e il valore complessivo delle rimanenze finali sia superiore a 1.100.000 euro le quali scritture devono essere tenute a partire dal secondo periodo d’imposta successivo a quello nel quale, per la seconda volta, entrambi i limiti sono superati. Il revisore, prima di procedere all’inventario, deve ottenere copia delle istruzioni scritte da parte dell’azienda.”

Ogni azienda deve essere in possesso di una procedura inventariale scritta. Il revisore, una volta acquisito il documento dettagliato, è in grado di valutare l’affidabilità che la Direzione aziendale ha definito per l’area magazzino.            “La corretta iscrizione della voce “rimanenze” – conclude Esposti – richiede la coincidenza tra l’importo in bilancio ed il valore dell’effettiva giacenza alla data di chiusura dell’esercizio. Quindi il principio isa italia 501 (elementi probativi e considerazioni specifiche su determinate voci) stabilisce che, ove possibile, il revisore debba presenziare alla conta fisica delle rimanenze in quanto i controlli delle sole registrazioni contabili non sono di norma ritenute sufficienti. Per una buona rilevazione, il magazzino deve essere mappato e i prodotti devono essere etichettati così come i vani e le corsie per la reperibilità degli articoli. Utile che ci sia una breve descrizione del prodotto con rilevazione di codici corrispondenti al registro carico e scarico magazzino contabile e il percorso tra gli scaffali e/o aree di rilevazione devono essere lineari ed accessibili.”

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