Giudici tributari, sciopero dal 19 al 23 settembre 2022. Sale la protesta dei magistrati, dopo l’approvazione della legge di riforma della giustizia tributaria. In una comunicazione del 29 agosto, inviata alla presidenza del consiglio dei ministri, alla commissione di garanzia per lo sciopero, al consiglio di presidenza della giustizia tributaria Daniela Gobbi, presidente dell’associazione magistrati tributari indica: « l’astensione dalle attività giudiziarie e, in particolare, dalla partecipazione alle udienze pubbliche e dallo svolgimento di
qualunque altro adempimento d’ufficio, nei seguenti termini temporali: da lunedì 19 settembre 2022 a venerdì 23 settembre 2022».
Sarà assicurato, conclude la missiva lo svolgimento dei servizi giudiziari urgenti, inclusa la trattazione delle istanze cautelari. La protesta arriva per le scelte del governo sulla riforma della giustizia tributaria. L’associazione ribadisce di non condividere le direzioni prese dalla legge di riforma. Contesta il mancato rafforzamento della indipendenza del giudice tributario dal ministero dell’economia, la mancata previsione di un indennizzo economico a favore dei giudici tributari che confidando nella durata dell’incarico fino all’età di 75 anni hanno rinunciato alle attività professionali. Si sottolinea, infine, un rischio organico e la prosecuzione dei processi. Dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2027, si legge nel documento, «sulla base del Ruolo unico pubblicato dal CPGT, cesseranno dalle funzioni n. 1100 giudici tributari rispetto agli attuali n. 2490 giudici in servizio. Il previsto ingresso di n.100 magistrati tributari provenienti dalle altre magistrature per dedicarsi a tempo pieno a quella tributaria, e l’ingresso di 100 nuovi magistrati tributari a seguito del primo concorso pubblico che sarà a breve bandito dal CPGT, non consentirà lo svolgimento della funzione giudiziaria nei tempi (brevi) richiesti dal PNRR», conclude la Amt.