Su ItaliaOggi le anticipazioni sul centro studi Inrl che verrà presentato al Mef a settembre e le preoccupazioni per il ‘Dopo-Draghi’


Sul numero di oggi di ItaliaOggi l’intervista al consigliere nazionale, Giuseppe Castellana, delegato per il centro studi. INRL.

Fortemente voluto dal consiglio nazionale, il centro studi dell’Istituto, già preannunciato all’assemblea generale di qualche settimana fa, verrà adeguatamente presentato al mef nel mese di settembre, per essere operativo entro la fine dell’anno. Ma quali saranno le funzioni di questo organismo?

Il consigliere nazionale delegato al Centro Studi, Giuseppe Castellana spiega:       

“Innanzi tutto desidero ringraziare il consiglio Nazionale tutto ed in particolare il Presidente Monetta per la fiducia conferitami con la delega per il neocostituito centro studi revisori legali, che sarà una struttura di coordinamento per l’intera attività tecnico-scientifica, la comunicazione e la formazione. Nello specifico elaborerà le linee guida ed i documenti di indirizzo per l’attività professionale dei revisori legali, soprattutto per la nuova normativa in materia di crisi d’impresa e del terzo settore, che rappresentano ambiti in piena e continua evoluzione. Inoltre, il Centro studi avvierà collaborazioni con le Università, le scuole di alta formazione e le Associazioni imprenditoriali per avviare master e i corsi di alta specializzazione, che verranno allestiti nell’immediato futuro.”

E come verrà articolata l’attività interna del centro studi? Castellana risponde:      

“Si parte da un regolamento interno, molto snello, approvato dal Consiglio nazionale, per poi avviare la creazione di una Fondazione a carattere scientifico e culturale, utilizzando la legislazione sul terzo settore che ci consentirà di fruire di benefici fiscali, che la legge prevede per le attività di interesse generale. Altro passaggio-chiave sarà la costituzione di un apposito comitato tecnico-scientifico, inizialmente composto da cinque soggetti di alto spessore scientifico e/o professionale, composto da docenti universitari e professionisti – anche di altra estrazione – che sarà in grado di cogliere e valorizzare le migliori competenze ed esperienze.

Come sarà composto e quali funzioni avrà il comitato tecnico-scientifico?

Il comitato tecnico scientifico – chiarisce Castellana – sarà rappresentativo di tutto il territorio nazionale, sempre e comunque sotto il controllo del consiglio nazionale e del collegio dei revisori dell’Istituto. Parallelamente verranno creati anche dei ‘gruppi di lavoro’, coordinati da un componente del comitato tecnico-scientifico, che tratteranno specifiche tematiche di attualità, sempre attinenti alle materie legate alla revisione contabile ed alla consulenza professionale presso le imprese. Sarà un modo di coinvolgere e valorizzare le esperienze dei colleghi.”

E’ possibile anticipare le aree di interesse dove il centro studi opererà quale organismo preposto all’analisi ed agli approfondimenti di particolari tematiche?

    “Di sicuro – osserva Castellana – nell’attività del centro studi verranno trattati gli aspetti specifici di taluni ambiti che proprio in quest’ultimo periodo hanno catalizzato l’attenzione di tutto il mondo dei professionisti contabili: dal nuovo codice della crisi d’impresa, al nuovo strumento della ‘composizione negoziata’.     Anche gli aspetti relativi al risk management, alla privacy, ai diversi organi/organismi dei sistemi di controllo interno formeranno oggetto di approfondimento. Anche le dinamiche operative del terzo settore formeranno oggetto di studio, nonché gli aspetti che attengono alla formazione professionale sul delicato tema del PNRR, che vede già impegnato l’INRL in una serie di webinar formativi programmati per settembre. Verrà inoltre riservata una particolare attenzione ad una tematica molto attuale, spesso trattata superficialmente od addirittura “abusata”, che riguarda la sostenibilità nella sua accezione più ampia, non solo economica ma anche sociale ed ambientale.”

Il Centro Studi come intende porsi nella dialettica con le Istituzioni e con le altre categorie professionali ?

Il centro studi ribadisce Castellana – nasce e crescerà sempre sotto l’egida dell’istituto, e sarà uno strumento che permetterà di supportare l’Istituto e l’intera categoria dei revisori legali, che l’Inrl rappresenta ai massimi livelli istituzionali. Il centro studi permetterà in modo strutturato ed organizzato di operare gli opportuni approfondimenti tecnico-scientifici da produrre all’Istituto medesimo per la sua azione di rappresentanza nei confronti delle Istituzioni tutte. Ma l’azione del centro studi mira anche a fornire agli associati – e più in generale ai revisori legali – adeguati strumenti di indirizzo, linee guida ed attività formative specialistiche, soprattutto su argomenti e tematiche nuove ed attuali. E’ una evoluzione strutturale dell’azione che già l’Istituto ha portato avanti con l’attività formativa che è stata ed è egregiamente portata avanti dalla società appositamente costituita dall’Inrl, e che verrà ulteriormente implementata Si tratta di un “salto di qualità” che costituisce una vera e propria scommessa che intendiamo – come Istituto – portare avanti e vincere, con la collaborazione e l’impegno di tutti.”

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Le preoccupazioni dei vertici Inrl per lo ‘stallo’ all’orizzonte

Con la crisi di Governo di poche ore fa si sono subito manifestate le preoccupazioni dei vertici Inrl per quello che il Presidente dell’istituto Ciro Monetta ha apostrofato come “Un pessimo inizio del secondo semestre. La inspiegabile e deprecabile crisi di Governo che ha preso forma in queste ore  rischia di condurre il paese in un pericoloso vicolo cieco, tanto più insidioso se si tiene conto che tale ‘stallo’ mette in pericolo l’erogazione della terza tranche di 19 miliardi di euro del Pnrr e tutta l’architettura del piano di rilancio del sistema-paese, nel quale il ruolo dei professionisti contabile era e sarà fondamentale. E tutto questo dopo un primo semestre che si è rivelato difficile ma costruttivo. Gli ultimi due anni sono stati, ma purtroppo continuano ad esserlo, particolarmente difficili per famiglie, imprese e professionisti. In particolare, per noi revisori legali l’impegno richiesto sarà sempre maggiore in quanto il nostro lavoro oltre ad essere diventato più complicato ha anche raggiunto livelli di responsabilità completamente fuori controllo a causa del continuo avvicendarsi di norme e regolamenti emanati per l’emergenza sanitaria, che ormai va avanti dal mese di febbraio 2020. Inoltre, il conflitto Russia-Ucraina ha ulteriormente peggiorato la situazione. Quello che purtroppo dobbiamo chiamare ‘governo in uscita’  era stato costretto a rivedere tutto ciò che riguardava i programmi di ripresa per il 2022. In particolare, giusto per portare un esempio, il Def – documento di economia e finanza, approvato a marzo 2022 dal consiglio dei ministri, che ha confermato un deficit pari al 5,6%, un debito del 146,8% (- 4 punti sul 2021) e un’inflazione pari al 5,8% . Dati preoccupanti soprattutto per la prospettiva di ripartenza che tutti ci si deve dare. Ed in particolare per i revisori legali chiamati ancora una volta  a svolgere il nostro ruolo di tutori della trasparenza e correttezza contabile, in ambito sia pubblico che privato, e che non possiamo certo esimerci dall’affrontare. Ad oggi, comunque, come istituto abbiamo portato avanti un programma di formazione, con corsi gratuiti ed altri a pagamento (per l’alta formazione)  che ha riscosso crescenti consensi e prodotto un riavvicinamento di molti revisori all’istituto, rivelandosi un’efficace ‘motore’ per il proselitismo. E questo è stato il frutto di un ottimo gioco di squadra, reso possibile dal continuo operato del consiglio nazionale per proseguire con il prezioso apporto di tutti i delegati regionali e provinciali che hanno mostrato dedizione e vicinanza al nostro istituto. Ora ci aspetta un periodo denso di interrogativi, ma non  faremo mancare il nostro supporto agli associati e non verrà  certo meno la nostra costante interlocuzione con le istituzioni e soprattutto con il sistema ordinistico, col quale vogliamo da subito riattivare un canale di dialogo costruttivo. Un nuovo rapporto di reciproco rispetto delle competenze che porti all’unitarietà delle professioni contabili che rimane uno dei capisaldi dell’attuale vertici dell’Inrl, per contare di più sui tavoli tecnici e nelle relazioni con le forze politiche e governative.” Monetta, poi entra nel dettaglio di una tra le tante vicende che interessano da vicino i professionisti: “Proprio questa settimana, doveva avere il via libera la legge sull’equo compenso ed invece è tutto congelato.” Per inciso il testo  del ddl Meloni, già approvato in prima lettura alla Camera avrebbe infatti dovuto incassare il ‘sì’ del Senato.  Un ddl che stabiliva, tra l’altro, l’illegittimità dei contratti dei professionisti con alcuni soggetti forti (in particolare le grandi imprese) remunerati a valori distanti da quelli dei parametri stabiliti con decreto per ogni categoria. Un obiettivo che tutti i professionisti rivendicano da molti anni, dopo la cancellazione delle tariffe.

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