Importanti decisioni adottate nel corso del consiglio nazionale svoltosi ieri in forma ‘ibrida’ con alcuni consiglieri presenti in sede a Roma ed altri collegati in streaming. Innanzitutto è stato cooptato il nuovo consigliere nazionale in sostituzione del compianto Gianpaolo Pistocchi: è stata nominata all’unanimità Grazia Aloisi, già delegata regionale dell’Emilia Romagna, apprezzata per la sua intensa attività associativa e l’assidua partecipazione alle iniziative dell’istituto. Il consiglio ha poi deciso di adottare una delibera con riserva per l’accorpamento di alcune province che non raggiungono il numero minimo di iscritti. Il Vice Presidente dell’istituto, Luigi Maninetti ha lavorato su questo tema nei mesi scorsi individuando le varie province che necessitano di essere accorpate in virtù del nuovo Statuto. La nuova configurazione delle delegazioni sul territorio verrà poi presentata nel corso dell’assemblea generale dell’Inrl, fissata – anche questa durante il consiglio nazionale – per venerdì 24 giugno p.v..
Riguardo poi alle comunicazioni ufficiali dei vertici Inrl, il Presidente Ciro Monetta ha aggiornato i consiglieri nazionali circa le iniziative avviate su vari fronti: per il visto di conformità. Il consulente legale dell’Inrl, avvocato Giovanni Cinque ha già presentato i ricorsi alle Direzioni regionali delle Entrate oltre ad aver avviato una serie di iniziative legali per i singoli iscritti raggiunti da comunicazione di cancellazione dall’elenco. Comunque il passaggio-chiave più importante è presso il Mef: “Il nostro obiettivo – ha detto Monetta – è di dialogare con l’ufficio legislativo del ministero affinchè trovi finalmente una soluzione, magari anche attraverso un decreto ministeriale al fine di sanare la discrasìa che penalizza molti revisori legali. Stiamo anche ipotizzando di sensibilizzare il Capo Gabinetto, ma stiamo aspettando una convocazione da parte del Mef per poi decidere la strada migliore per sostenere le nostre istanze.”
Anche per l’iscrizione nell’albo dei CTU, quali revisori legali, presso i tribunali l’istituto è intenzionato a proseguire le sue verifiche nei vari territori che non si sono ancora adeguati alla norma di cui al D.lgs. 39/2010, così come la rivendicazione di un ruolo operativo dei revisori legali nelle crisi d’impresa.
Altro passaggio toccato da Monetta nel corso del CN ha riguardato i rapporti con i referenti istituzionali in merito ai corsi di formazione negli enti locali e per il PNRR: “Abbiamo aperto un buon canale di collaborazione sia col mef che col ministero degli interni. Ed in virtù di quello che si è già realizzato col mef, dove l’istituto è riconosciuto quale ente formatore che eroga, più di altri, percorsi formativi di alta qualità con tariffe accessibili. Questa peculiarità, più volte riconosciuta dal Mef, può sicuramente favorire anche il successivo accreditamento al ministero degli interni che sta per riscrivere il nuovo regolamento. Questo perché i revisori legali inseriti negli enti locali hanno il compito sia di monitorare che certificare la rendicontazione contabile sul pnrr e pertanto hanno la necessità di aggiornarsi con adeguati corsi di formazione. Ed anche riguardo ai tavoli tecnici già allestiti per il Pnrr negli enti locali, siamo in attesa di ricevere l’invito del Mef a prendervi parte in qualità di esperti.”
E’ stata poi la volta del Vice Presidente Luigi Maninetti che ha evidenziato il grande successo ottenuto con i corsi di alta formazione, avviati in queste settimane, che hanno registrato un elevato numero di iscrizioni.
A seguito, poi, della nomina del nuovo Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, Elbano Di Nuccio, il consiglio nazionale Inrl mira a rafforzarne il dialogo nel rispetto delle reciproche competenze, come con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro. A tal proposito, nel rilevare la presenza, in alcune specifiche regioni, di una persistente difficoltà di dialogo con gli odcec territoriali, come ha tenuto a precisare il consigliere nazionale Giuseppe Castellana riferendosi alla Sicilia. A tal proposito è intervenuto anche il consigliere Franco Gaslini suggerendo che questa interlocuzione venga istituzionalizzata a livello nazionale, con un acclarato spirito di collaborazione da parte dei nuovi vertici dell’Ordine che possa così favorire i rapporti anche con gli ordini territoriali.