& Tributi del Sole24Ore un articolo sui questionari per i revisori sul preventivi 2022/24 (delibera 2/2022 della Sezione Autonomie; Sole 24 Ore del 4 marzo) dove la Corte dei conti torna sul tema delle previsioni di cassa.
La Corte ricorda che la predisposizione delle previsioni non può proporre semplicemente la sommatoria di residui e competenza, in quanto ciò disattenderebbe i postulati di veridicità e attendibilità, come se l’esercizio corrente fosse quello in cui tutti i crediti e debiti saranno riscossi e pagati.
Le previsioni di entrata devono essere superiori alle previsioni di spesa e dar luogo alla costituzione di un adeguato fondo di riserva di cassa. Poiché non tutte le entrate saranno riscosse, le previsioni delle entrate correnti vanno circoscritte ai crediti che si prevede di riscuotere nell’esercizio di competenza, al netto dell’Fcde.
Le previsioni delle entrate in conto capitale devono di norma corrispondere alle spese finanziate e non possono essere sovrastimate per creare flussi fittizi da utilizzare per potenziare le previsioni della spesa corrente.
Nemmeno tutte le obbligazioni di spesa scadute potranno essere onorate. Le previsioni delle spese in conto capitale dovranno tener conto dei cronoprogrammi degli interventi e delle imputazioni agli esercizi successivi con l’Fpv.Gli equilibri di cassa vanno garantiti nella fase previsionale sommando i flussi di entrate che si prevede di riscuotere con l’eventuale giacenza iniziale, e il plafond non può essere incrementato delle risorse acquisibili con l’anticipazione di tesoreria.
La provvista complessiva di cassa così determinata andrà impiegata per le autorizzazioni di spesa, con priorità per quelle vincolate e, successivamente, per le singole unità elementari del bilancio e del Peg. In tal modo si conferisce attendibilità al preventivo imponendo di ricondurre la spesa corrente alla sua effettiva potenzialità.
Le previsioni di cassa contenute nella parte “spesa”, potrebbero anche limitare la spesa di competenza, costituendo un riferimento autorizzatorio per gli impegni di spesa. L’allocazione di attendibili autorizzazioni di cassa nella spesa è un esercizio complesso quanto quello delle previsioni di competenza e richiede valutazioni di priorità e la partecipazione degli amministratori e dei responsabili dei servizi. Questi ultimi, prima di ordinare una spesa, hanno l’obbligo di accertare (articolo 183, comma 8 del Tuel) che il programma dei pagamenti sia compatibile con gli stanziamenti di bilancio. In presenza di autorizzazioni di cassa opulente, ma fittizie, il responsabile del servizio potrà attestare la compatibilità nel corpo della determina di impegno di spesa e non gli potrà essere mosso alcun rilievo nel caso di ritardi nei pagamenti e nell’addebito degli interessi di mora. Il responsabile finanziario e i revisori devono accertare che le previsioni di cassa rispecchino gli andamenti effettivi e che le entrate non siano state sovrastimate per sovrastimare la spesa. L’omissione potrebbe ingenerare responsabilità disciplinare e amministrativa.