Nell’odierno numero di ItaliaOggi l’importante annuncio del Governo: oltre un milione di professionisti, tecnici, laureati, specialisti saranno reclutati dalla p.a. per lavorare (su un orizzonte temporale di 5 anni) ai progetti del Pnrr grazie al nuovo Portale «InPa.gov.it». Il Portale, presentato ieri ufficialmente dal ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta e dal capo dipartimento di palazzo Vidoni Marcello Fiori, aiuterà le pubbliche amministrazioni a ricercare i migliori talenti necessari a realizzare il Piano nazionale di ripresa e resilienza ma anche a svecchiare i ruoli del pubblico impiego che dall’anno prossimo potranno arricchirsi di ulteriori 100-120 mila nuove assunzioni all’anno «per via ordinaria» (quindi con contratti di lavoro a tempo indeterminato). Un’iniezione di freschezza nel turnover della p.a. che in totale consentirà l’ingresso nei ruoli pubblici di 500-600 mila nuove figure specialistiche e professionalità altamente qualificate.
Il Portale faciliterà l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e al momento contiene potenzialmente 5,6 milioni di curricula, di cui 3,6 milioni portati in dote dai protocolli d’intesa sottoscritti dalla Funzione pubblica con gli ordini professionali, con le professioni non ordinistiche, con le associazioni di categoria (Confcommercio, Confassociazioni) e con le università, a cui si aggiungono 1,9 milioni di cv acquisiti da Formez Pa e ulteriori 95 mila iscritti spontaneamente al Portale che potrà avvalersi anche della banca dati censita da LinkedIn (a cui InPa per espressa ammissione del ministro Brunetta si ispira e con cui palazzo Vidoni ha siglato un accordo) e che annovera oltre 15 milioni di curricula. Molti di questi cv, com’è prevedibile, si sovrapporranno ma il Portale è in grado di riconoscere queste sovrapposizioni evitando duplicazioni. «Il Portale era necessario perché non potevamo lasciare alle procedure ordinarie di selezione dei concorsi pubblici questo tipo di attività di reclutamento legata al Pnrr che inizia e finisce nell’arco di cinque anni», ha spiegato Brunetta. «Ma InPa», ha precisato, «lavorerà anche per il reclutamento ordinario della p.a.. Sbloccato il turnover e migliorate le capacità assunzionali per tutte le amministrazioni ma in particolare per gli enti locali, dall’anno prossimo avremo 100-120 mila nuove assunzioni all’anno nella p.a. per via ordinaria». Per il Pnrr, come detto, la Funzione pubblica stima che nell’arco di un quinquennio le nuove unità di personale possano oscillare dalle 800 mila a 1 milione e 300 mila. Alla fine dei 5 anni il 40% di queste risorse potrà, dopo regolari concorsi, essere acquisito dalla p.a. in forma ordinaria.