Su ItaliaOggi i commenti sul visto di conformità e la cronaca della giornata di Bologna con l’inaugurazione della sede regionale Inrl


Sorpresa espressa dai vertici Inrl, che non comprendono le critiche mosse, inconsapevolmente, da alcuni esponenti di associazioni sindacali, intorno al riconoscimento del visto di conformità ai revisori legali. L’Inrl ribadisce la valenza di questa titolarità, peraltro da tempo sollecitata, in quanto in palese contraddizione con quanto già normato nell’attività della revisione legale. In particolare, l’istituto, pone l’accento sulla legittimità di tale provvedimento contenuto nel decreto fiscale. “Un risultato raggiunto – ha tenuto a precisare il presidente dell’Istituto Ciro Monetta – grazie anche alle costanti interlocuzioni istituzionali che l’Inrl ha condotto in tutti questi mesi, durante le quali sono state poste in risalto sia la legittimità che la pertinenza delle nostre richieste. Il consiglio nazionale dell’Istituto la reputa una vittoria professionale che di fatto accerta e certifica definitivamente specifiche competenze della nostra professione contabile. Ora ci auguriamo che non ci sia qualche ‘manina’ che con una correzione al testo approvato – come accaduto diversi anni fa quando i revisori legali vennero inspiegabilmente esclusi dalla rappresentanza tributaria – possa sottrarci questo legittimo riconoscimento.”  Tra l’altro l’intervento sull’articolo 3 è molto esplicito  ed accoglie in pieno le istanze che l’Istituto aveva più volte rappresentato ai referenti politici ed istituzionali nei mesi scorsi:  prevede, infatti, che anche i revisori legali potranno essere incaricati della trasmissione delle dichiarazioni dei redditi con un implicito  via libera alla successiva disposizione per il rilascio del visto di conformità che consente questa funzione a chi appunto è ricompreso nella lettera a) modificata  e ampliata. Di conseguenza anche i revisori legali potranno rilasciare i visti di conformità anche per le asseverazioni del superbonus. Il presidente Inrl Monetta ha poi ribadito: “In questo momento storico del sistema-paese rinnovo, ancora una volta, la proposta a dottori commercialisti e consulenti del lavoro di dar vita ad un organismo unitario delle categorie contabili, per rilanciare con una unica voce il ruolo cruciale delle nostre professioni, al fianco delle imprese, degli enti locali e dei cittadini nello sforzo comune di sfruttare al meglio l’opportunità del pnrr e favorire così la ripartenza economica del Paese.”  Prosegue intanto l’intensa attività formativa dell’Istituto con la ripartenza, dopo la pausa estiva, dei i webinar gratuiti del mercoledì, le giornate di alta formazione ed i seminari specialistici (a pagamento). Riprendono con vigore anche gli eventi in presenza con l’organizzazione a Bologna, lunedì scorso,  dell’incontro formativo dedicato a due tematiche di attualità: quali la valutazione e gestione dei rischi da parte dell’impresa (enterprise risk management) condotta dal professor Giuseppe Torluccio ed i principi internazionali isa con uno focus sulla valutazione della materialità e delle voci significative di bilancio illustrati dalla docente Anna Maria Ruggieri. In merito alla prima sessione di lavori, Torluccio ha analizzato e illustrato nel dettaglio le differenze tra il rischio finanziario e il rischio di credito con un’ampia disamina sulle probabilità di default e sugli attuali sistemi di rating adottati dagli istituti bancari. “E’ sempre importante capire – ha sottolineato Torluccio – come le banche misurano il debito, così come è cruciale sapere come le banche procedono per strutturare bene il debito. Basilea 2 aveva introdotto una serie di variabili per la misurazione del rischio di credito e le probabilità di default, ma le moratorie scaturite dall’emergenza covid, ha scompaginato questo sistema. Ormai ci sono diverse sfumature di default e tutto il sistema di controllo nelle imprese ha iniziato a ragionare secondo nuovi parametri adottati dal sistema bancario. Oggi più di ieri quando la banca eroga un prestito non si chiede se l’impresa rimborserà o meno, ma se quella impresa ha le garanzie per assicurare una adeguata capacità di rimborso.”

Nella seconda sessione dei lavori, Anna Maria Ruggieri ha illustrato nel dettaglio l’importanza del concetto e del principio di significatività (isa 320) nella pianificazione e nello svolgimento della revisione contabile: “La valutazione di cosa sia significativo discende dal giudizio professionale del revisore e dipende sempre dalla dimensione e dalla natura della voce. Gli errori, incluse le omissioni – ha sottolineato Ruggieri – vengono considerati significativi se ci si può ragionevolmente attendere che essi, considerati singolarmente o nel loro insieme, sono in grado di influenzare le decisioni economiche adottate dagli utilizzatori sulla base del bilancio. In buona sostanza i giudizi dei revisori sulla significatività vengono elaborati alla luce delle circostanze contingenti e sono influenzati dall’entità o dalla natura di un errore o ancora da una combinazione di entrambe.” L’intervento di Ruggieri si è poi concluso con una interessante sottolineatura sulle definizioni di errore ‘significativo’ e di errore ‘pervasivo’. La loro valutazione, infatti, ha un impatto sulla relazione di revisione: quello pervasivo può anche compromettere l’attendibilità complessiva del bilancio. Nell’esaminare questi aspetti alla luce dell’emergenza pandemica, Ruggieri ha evidenziato come il ruolo del revisore legale sarebbe determinante soprattutto per le medio-piccole imprese. A tal proposito il presidente Monetta – nel chiudere i lavori – ha ribadito la contrarietà dell’Istituto in merito alla decisione delle commissioni giustizia e industria del Senato, riunite per la conversione del dl 118/2021 in materia di crisi d’impresa di prorogare di un ulteriore anno l’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore in capo alle srl di minori dimensioni. “Si tratta di una decisione poco lungimirante proprio alla luce degli effetti devastanti che la pandemìa ha provocato in migliaia di piccole imprese che nei prossimi mesi saranno chiamate alla impegnativa sfida della sopravvivenza. Avere al loro fianco consulenti contabili di comprovata esperienza e competenza professionale, fin dai primi mesi della loro ripartenza operativa, avrebbe certamente contribuito a riprendersi con maggiore solidità. Come revisori legali continueremo a lavorare al fianco di professionisti ed imprese per far comprendere l’importanza che, oggi più che mai, assume la revisione legale all’interno delle pmi.”

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Inaugurata la sede regionale Inrl a Bologna

Rinviata lo scorso anno a causa dell’emergenza covid, l’inaugurazione della sede regionale Inrl a Bologna ha concluso la giornata organizzata dall’istituto nel capoluogo emiliano lunedì scorso, alla presenza del presidente dell’istituto Ciro Monetta, del vice presidente Luigi Maninetti, della segreteria generale Katia Zaffonato del vice segretario generale Claudio Rasìa, del consigliere delegato alla formazione Enzo Della Monica e del consigliere nazionale Gianpaolo Pistocchi. La sede situata in viale Lenin, ospita una sala riunioni e come ha avuto modo di spiegare la delegata provinciale Inrl di Bologna Grazia Aloisi, promotrice dell’iniziativa “Vuole essere un punto di riferimento non solo per le decine di revisori che operano a Bologna, ma anche per altri colleghi della regione che desiderano confrontarsi, riunirsi e dialogare anche con l’istituto. Di fatto questa sede aiuterà molto l’attività di proselitismo che intendo consolidare nei prossimi mesi, grazie anche alle interlocuzioni che stiamo cominciando ad avere con sindacati d’impresa, tribunali, ordini, organizzazioni professionali ed università.” Non a caso, infatti, all’inaugurazione erano presenti la responsabile area fisco e diritto di impresa nazionale e internazionale di Confindustria-Emilia, Enza Lupardi, il consigliere dell’unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili di Bologna Francesca Beltrami; il componente del consiglio direttivo nazionale e tesoriere dei tributaristi-Lapet Marco Del Giudice ed Elisa Artosi, consigliere del direttivo nazionale e referente regionale Emilia-Romagna tributaristi-Lapet che hanno portato i saluti del presidente nazionale Roberto Falcone. Presenti anche  Massimiliano Messere, vice presidente direzione provinciale tributaristi-Lapet di Bologna e Claudio Guidetti, Presidente onorario dei tributaristi-Lapet di Bologna.Viva soddisfazione espressa anche dal presidente dell’Inrl Ciro Monetta: “L’apertura di questa sede provinciale riprende quanto i nuovi vertici dell’istituto, avevano già avviato prima dell’emergenza covid, ovvero una intensa attività sui vari territori per aggregare i revisori legali e accrescere la rappresentatività Inrl che tra l’altro, proprio in questo periodo, si è dotato di un nuovo statuto, molto più democratico, che renderà possibile il rinnovo delle cariche di delegati regionali e provinciali chiamati a svolgere una intensa attività di proselitismo su tutto il territorio nazionale.”

Revisori News                             

In Gazzetta Ufficiale il sistema sanzionatorio                           per la revisione legale

E’ stato pubblicato nella gazzetta ufficiale n. 237 del 4 ottobre scorso il testo del decreto, che rende operativo, a partire dal 19 ottobre, il sistema sanzionatorio di cui agli artt. 24 e 25 del dlgs 39/2010, fino a oggi di fatto inapplicato per mancanza del regolamento. Nell’esercizio dei compiti di vigilanza in materia di revisione legale, il Ministero dell’Economia e finanze provvede ad accertare la violazione per la quale è prevista una sanzione amministrativa, una volta acquisiti gli elementi necessari a valutarne la sussistenza. In merito all’attività istruttoria esso si avvale della Commissione centrale dei revisori legali (di cui all’art. 42 del dlgs 39/2010). L’accertamento si perfeziona con la redazione del verbale di accertamento, che resta conservato agli atti del Mef. Dalla data di redazione del verbale decorrono i termini per l’avvio del procedimento sanzionatorio, disposto dalla commissione a mezzo lettera di contestazione degli addebiti. La comunicazione deve essere effettuata entro il termine di 180 giorni dall’accertamento e nei casi di violazioni più gravi, entro 30 giorni dalla ricezione della lettera di contestazione delle violazioni il revisore, ai sensi dell’art. 5 può chiedere di essere sottoposto ad audizione personale: il revisore potrà presenziare con un proprio difensore, si svolgerà presso la Commissione centrale anche con modalità telematiche con redazione di verbale.

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