Taglia finalmente il traguardo della «Gazzetta Ufficiale» il decreto con le nuove regole per lo svolgimento delle attività «diverse» negli enti del Terzo settore. Il decreto 109/2021 del ministro del Lavoro di concerto con quello dell’Economia è stato pubblicato sulla «Gazzetta del 26 luglio» ed entrerà in vigore il 10 agosto.
Molta l’aspettativa di organizzazioni e operatori del settore, posto che si inquadrano nelle cosiddette attività diverse le tipiche entrate commerciali attraverso cui gli enti traggono risorse per sostenere gli scopi principali (sponsorizzazioni, cessioni di beni, somministrazione ecc.).
Da chiarire, in primo luogo, per quali enti troverà applicazione la disciplina contenuta nel nuovo decreto e a partire da quale momento. Innanzitutto, i nuovi parametri si applicheranno agli enti del terzo settore iscritti nel Runts, la cui operatività è attesa entro quest’anno. Saranno interessate, dunque, non solo organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, già qualificate come Ets nel periodo transitorio, ma tutti gli enti che si iscriveranno nel nuovo registro. Trattandosi di parametri basati sul rapporto tra entrate e uscite dell’ente, così come risultanti alla fine dell’esercizio, è indubbio che i nuovi limiti non potranno che scattare dal prossimo anno, essendo improbabile una applicazione nel corso dell’esercizio.