Più di un’impresa su due è indebitata con le banche. Più di quanto non lo fosse prima della pandemia. In particolare il 12% ha visto crescere l’esposizione debitoria di oltre il 10% e quasi una azienda su 5 di oltre il 20%. In questo contesto, quindi, la proroga della moratoria sui prestiti al 31 dicembre 2021, arrivata quasi in extremis con il decreto Sostegni bis, approvato dal consiglio dei ministri di giovedì scorso, equivale a una boccata d’ossigeno. Infatti il 54% delle imprese ha usufruito della moratoria, la cui scadenza era prevista per il 30 giugno, e nel 78% dei casi l’agevolazione è ancora in vigore. Senza slittamento un’impresa su tre sarebbe stata a rischio fallimento.