Ispettori del lavoro pronti a bussare alle porte delle aziende in cassa integrazione. Nel corrente primo semestre 2021, infatti, la vigilanza «previdenziale» sarà orientata prioritariamente a verificare le prestazioni a sostegno del reddito introdotte dalla legislazione d’urgenza per la pandemia e gestite dall’Inps: cassa integrazione e indennità varie per i lavoratori autonomi. A stabilirlo, tra l’altro, è l’Inl (Ispettorato nazionale del lavoro) nel «Documento di programmazione per l’anno 2021» che, inoltre, chiede di privilegiare le azioni mirate a perseguire la tutela sostanziale dei lavoratori. Tra gli altri ambiti d’intervento: sicurezza lavoro e verifica dei protocolli Covid, nei settori con maggiore concentrazione di lavoratori nei luoghi di lavoro (tra cui call center); sommerso e caporalato; edilizia per via dell’intensificarsi dei lavori con il superbonus.