Sì al salvataggio delle imprese insolventi pressate dai debiti fiscali e contributivi. Diventerà, infatti, possibile ottenere l’omologazione di concordati preventivi e accordi di ristrutturazione anche quando il voto del fisco e degli enti di previdenza è determinate per ottenere la maggioranza dei creditori. La condizione essenziale sarà potere dimostrare che la liquidazione del proprio patrimonio nell’ambito del fallimento è meno vantaggiosa della proposta formulata, così dunque il tribunale potrà omologare l’accordo di ristrutturazione dei debiti o il concordato. Lo prevede un emendamento al dl 125/2020 (il primo decreto sulla fase 2 dell’emergenza Covid) approvato dalla commissione affari costituzionali del senato, che va a modificare gli articoli 180, 182-bis, 182-ter del rd 267/1942 (legge fallimentare, lf) e va ad abrogare il dm 4 agosto 2009 concernente le modalità di applicazione dei criteri di accettazione della transazione fiscale da parte degli enti previdenziali ……