La solidarietà dell’Inrl alle imprese con l’elenco dei volontari aperto a tutte le professioni


Sul Sole24Ore di oggi un ampio articolo dedicato alla iniziativa dell’Inrl. Revisori legali e altri professionisti rispondono all’appello sulla solidarietà. In pochi giorni ha ricevuto oltre 12o adesioni la proposta di Ciro Monetta, presidente dell’Inrl (l’istituto nazionale dei revisori legali) di mettere a disposizione delle aziende in questa fase di ripartenza consulenze professionali gratuite per tornare alla piena operatività.

L’iniziativa di solidarietà si chiama “Progetto ripartenza #dopocoronavirus” e punta a costituire una task force multidisciplinare di professionisti disponibili su tutto il territorio a una consulenza gratuita a tutte le aziende in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19. Con lo slogan “Unità, solidarietà e condivisione” l’Inrl chiama a raccolta tutti i professionisti disponibili a dare una mano: non solo revisori e contabili, ma anche ingegneri, geometri e persino psicologi. Ognuno disponibile a offrire a propria specializzazione gratuitamente. «Le aziende potrebbero aver bisogno di variare la distribuzione delle scrivanie – cita ad esempio Monetta – e l’ingegnere potrebbe fornire un nuovo layout». Insomma nelle intenzioni dell’istituto la crisi post Covid potrebbe rappresentare anche una occasione per rafforzare il dialogo intersettoriale.

«Sappiamo tutti – è la premessa di Monetta in una lettera agli iscritti nei giorni scorsi – che la situazione è estremamente preoccupante a causa della scarsa liquidità provocata da circa tre mesi di fermo di molte attività produttive».

L’ istituto ha ricordato i dati forniti dagli istituti di credito: «Quasi un’azienda su due ha avanzato domanda di moratoria per i propri debiti e solo il 20% non ha bisogno di nuova liquidità – si legge nella lettera – Nello scorso mese di marzo le imprese hanno subito un calo medio del fatturato di circa il 40% ed evidenziano aspettative al ribasso per tutto il 2020, anche con cali fino al 50 per cento».

Con questi numeri centrale sarà anche il ruolo specifico del revisore volontario che potrebbe fornire una visione chiara della situazione contabile e dei flussi finanziari attesi per i prossimi mesi, per mettere in atto le contromisure ed evitare il default.

La verifica del revisore volontario rappresenterà un primo momento di contatto con le aziende in difficoltà e avrà carattere generale, senza sostituirsi ai passaggi contabili obbligatori per legge: «Si tratta di una prima consulenza professionale di revisori legali volontari – avverte il presidente – che indicheranno alle imprese quali adempimenti compiere, quale modus operandi adottare per la riorganizzazione amministrativa e quali accorgimenti avviare per una ottimale ripartenza dell’attività».

L’istituto sta raccogliendo le adesioni: 120 finora appunto, in prevalenza dalle file dei revisori ma cominciano ad affacciarsi anche altri professionisti quali avvocati o ingegneri. Tutti iscritti attraverso un modulo disponibile sul sito (revisori.it). Una volta indicati generalità, contatti e provincia di riferimento, al professionista vengono chieste le aree di competenza e specializzazione ed eventuali suggerimenti e proposte per migliorare l’iniziativa.

L’elenco sarà poi condiviso con le associazioni di categoria e i sindacati d’impresa e per il loro tramite con i datori di lavoro che potranno rivolgersi direttamente al professionista selezionato per avviare la consulenza gratuita.

Previous Revisori, professionisti volontari per ripartenza imprese
Next Accesso ai contributi a fondo perduto anche alle società tra professionisti