Varato il nuovo decreto legge (Decreto Aprile) che, insieme con il Cura Italia, porta le garanzie dello Stato a coprire fino a 750 miliardi di euro di prestiti alle imprese. Poi, intorno a Pasqua, ancora un decreto per rafforzare i sostegni al reddito di famiglie e lavoratori. E, dopo il 13 aprile, la speranza di aprire la fase due, che Giuseppe Conte chiama della «rinascita» e di una «nuova primavera», anche se, avverte il premier, «dovremo fare ancora sacrifici», mantenere il «distanziamento» e rispettare i «protocolli di sicurezza per camminare, sui mezzi di trasporti, per spostarsi sui luoghi di lavoro». «Allentare ora le regole sarebbe irresponsabile»
Sarà la Sace ( società per azioni del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti, specializzata nel settore assicurativo-finanziario), a occuparsi delle garanzie per i prestiti alle grandi imprese, anche se il decreto ne affida il coordinamento al Tesoro.
Al termine del consiglio dei ministri il premier Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, hanno posto l’accento sullo sforzo «più poderoso nella storia della repubblica». Probabilmente il più ampio in Europa». Ci saranno garanzie pubbliche su prestiti fino a 400 miliardi, di cui 200 per il mercato interno e il resto per l’export. Le banche, ha spiegato in conferenza-stampa Gualtieri, potranno erogare credito a tutte le imprese «senza limiti di fatturato». I prestiti potranno arrivare fino al 25% dello stesso fatturato o al doppio del costo del personale, precisa il ministro. «Le garanzie saranno erogate con un sistema molto semplice attraverso la Sace» e potranno arrivare fino al 90% per le grandi imprese. Le condizioni saranno «molto limitate. Per esempio: non distribuire dividendi nel 2020». Patuanelli sottolinea che le partite Iva individuali potranno ottenere fino a 25 mila euro con garanzia dello Stato «fino al 100%, in maniera automatica, senza valutazioni della banca». Grazie al finanziamento aggiuntivo del Fondo di garanzia, esteso alle aziende fino a 499 dipendenti, i prestiti fino a 800 mila euro saranno garantiti al 90% dallo Stato, ma si potrà arrivare al 100% grazie a Confidi.
La prossima tappa sarà il decreto di Pasqua. E Conte insiste sugli Eurobond, confermando il «no al Mes», il fondo salva Stati, perché «inadeguato».