Un Revisore Legale che acquisisce un rapporto di collaborazione occasionale di consulenza con una società è costretto a prendere la partita iva e fatturare la prestazione con iva?
Risposta (26/05/2015)
Come già rilevato, fino all’entrata in vigore della nuova normativa valgono le regole oggi applicabili. (vedi risposta quesito Rapporti di collaborazione – Art. 47 – comma 2 b) del Jobs Act).
La necessità di apertura della partita IVA è collegata all’abitualità della prestazione d’opera intellettuale (nella specie attività di consulenza / revisione dei conti). Una prestazione resa occasionalmente in generale non è fonte di obbligo di apertura di partita IVA.
Se tuttavia la collaborazione è destinata ad avere carattere continuativo nel tempo può essere ritenuta l’abitualità della prestazione e conseguentemente l’obbligo di apertura della partita IVA. Indicazioni più specifiche potranno essere fornite da un professionista contabile di fiducia, previa valutazione delle caratteristiche del rapporto di consulenza con la società e della situazione professionale complessiva del richiedente.
Avv. Giovanni Cinque